la Repubblica, 24 marzo 2016
Quanto è generosa la Finanziaria di Schaeuble
Sette anni di pareggio di bilancio. Per qualcuno, un incubo. Per i tedeschi, una medaglia. Ieri il governo ha approvato il quadro per la finanziaria 2017 e il ministro delle Finanze Schaeuble si è presentato ai giornalisti per illustrare, visibilmente soddisfatto, i numeri aggiornati dei conti. La sorpresa è che l’austero guardiano dei conti ha trovato lo spazio per concedere generosi regali ai colleghi ministri, alle amministrazioni locali e persino al partner di governo Spd, pesantemente sconfitto alle ultime elezioni regionali. Nella tabella che riassume i numeri del bilancio tedesco dal 2014 al 2020 fa impressione quella dei saldi: zero spaccato.
Grazie a un boom di entrate fiscali, favorito da una ripresa ormai solida e un tasso di disoccupazione ormai trascurabile, la Germania può contare quest’anno su un Pil all’1,7% e stima di mantenerlo attorno all’1,5% fino al 2020. Invece i Cinque saggi del governo hanno rivisto al ribasso (1,5 quest’anno) la crescita a causa del rallentamento degli emergenti. Anche se la disoccupazione aumenterà di 30mila persone, il tasso medio resta confermato anche quest’anno al 6,4% – il valore più basso dalla Riunificazione. Soprattutto, il buon andamento dell’economia (e degli introiti fiscali) consentono a Schaeuble di accontentare i bisogni emersi con l’arrivo del milione di profughi ma anche di sopire le proteste emerse nelle scorse settimane da Comuni e Land o gli alti lai della Spd.
Il ministro delle Finanze ha detto che per il 2017 stanzierà altri 10 miliardi per i profughi, ma accontenta anche le richieste dei socialdemocratici di maggiori fondi per il sociale. Anche lo sguardo alla spesa per i ministeri che fa impressione. A fronte di uscite che aumenteranno tra quest’anno e il prossimo del 2,7%, i colleghi di Schaeuble incassano guadagni da capogiro. La ministra del Lavoro Nahles 8,8 miliardi in più (+6,8%), la stessa percentuale della collega della Difesa Ursula von der Leyen, che incassa 1,7 miliardi in più o la ministra dell’Istruzione Johanna Wanka, che potrà contare su un miliardo in più, pari ad un aumento del 6,5%. Altro che austerità.