Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  marzo 24 Giovedì calendario

I fratelli che hanno fatto una strage a Bruxelles dovevano essere in carcere • A Raqqa il Califfato celebra i suoi martiri distribuendo ai passanti dolcetti e caramelle • Cruz e Trump per insultarsi tirano in ballo le rispettive mogli • Quasi pronta l’ultima opera dell’artista Christo, una passerella gigante sul lago d’Iseo • I duecentomila adolescenti italiani malati di gioco d’azzardo

 
Bruxelles 1 Ibrahim El Bakraoui, che si è fatto saltare in aria alle 7.51 di martedì nella hall dell’aeroporto internazionale di Bruxelles, il 30 gennaio 2011 aveva trasformato una rapina all’agenzia Western Union di Boulevard Adolphe Max, a Bruxelles, in un infermo. Aveva fatto fuoco con armi da guerra prima su una pattuglia della polizia di Ixelles, quindi aveva forzato un posto di blocco in square de Trooz. Si era infine arreso in una palazzina di rue Wauthier. Il 30 settembre 2011 lo avevano a soli 9 anni contro i 13 chiesti dalla Procura. Ne aveva scontati a stento tre. Nel 2014 era di nuovo a spasso sulla “parola”. Suo fratello Khalid, che ha fatto strage nel secondo vagone della metro leggera diretta alla fermata di Maelbeek, nel 2012, di anni ne aveva presi 5 per aver rubato un’auto armi in pugno, ma che il carcere non lo ha mai visto. Pena sospesa (Bonini, Rep).

Bruxelles 2 Il presidente turco Erdogan ha detto che Ibrahim era stato arrestato dai suoi e concesso al Belgio a giugno, dove è stato rilasciato «nonostante avessimo detto che era un “foreign fighter”». Il governo federale ha smentito: «Nessuna estradizione con questo profilo» (Zatterin, Sta).

Bruxelles 3 L’altro che si è fatto esplodere in aeroporto è Najim Laachraoui, precedentemente noto con il falso nome di Soufian Kayal. L’unico ignoto è l’assassino con la giacca bianca e il cappello da pescatore che ha depositato la pesante valigia-bomba inesplosa nell’aeroporto Bruxellese ed è riuscito a sparire nel nulla (ibidem).

Bruxelles 4 Nello spazio di 73 minuti, i terroristi hanno fatto 32 morti e olre 300 feriti (ibidem).

Bruxelles 5 Ibrahim ha lasciato una sorta di testamento che consolida le prime ipotesi secondo le quali dopo l’arresto di Salah Abdeslam e la comparsa sulla stampa dei nomi suo e di suo fratello in relazione al mancato kamikaze di Parigi, il gruppo sentiva il fiato degli investigatori sul collo e potrebbe aver deciso di anticipare gli attentati che, sostiene l’emittente Vtm, erano programmati per Pasquetta. Lo confermano la voce di Ibrahim El Bakraoui registrata e un suo scritto trovati in un pc portatile abbandonato in una pattumiera lungo una stradina vicino al covo. «Spiega di dover agire precipitosamente, di non sapere più che fare, di essere ricercato dappertutto e di rischiare di finire la sua vita in prigione se non passasse all’azione», rivela il procuratore federale Frédéric Van Leeuw. Secondo la tv francese Tf1, nel testamento, indirizzato alla «madre e a un cugino», El Bakraoui dice anche che gli attentati vogliono «vendicare l’arresto di Salah Abdeslam e la morte di Mohammed Belkaid», ucciso dalla polizia il 15 marzo in uno scontro a fuoco a Forrest durante l’irruzione in una casa dove poi furono trovate le impronte dello stesso Abdeslam (Guastella, Cds).

Bruxelles 6 A Raqqa, militanti dell’Isis sono scesi nelle strade a distribuire dolcetti e caramelle ai passanti in segno di giubilo (Moual e Stabile, Sta).

Cruz vs Trump Un gruppo di sostenitori/finanziatori di Ted Cruz, in una pubblicità elettorale su Facebook, destinata ai pudichi elettori mormoni dello Utah, hanno messo una foto nuda di Melania Trump, moglie slovena di Donald Trump. È una vecchia pagina della rivista GQ, la futura consorte è sdraiata su una pelliccia, i sostenitori di Cruz hanno aggiunto la didascalia «ecco Melania Trump, la futura first lady». E poi, in basso: «Oppure, potreste votare Ted Cruz martedì». Trump ha replicato via Twitter: «Cruz il Bugiardo ha appena usato una foto di Melania da un servizio di GQ in una sua pubblicità. Stai attento, Ted il Bugiardo o svergognerò tua moglie!». Lo ha twittato, poi cancellato, poi ritwittato poco prima che chiudessero i seggi. Cruz ha replicato, sempre su Twitter, dicendo che non aveva postato lui foto nude di Melania. E accusando Trump di essere un codardo. Trump ha twittato ancora: «Ted il Bugiardo Cruz nega di avere avuto a che fare con la foto di Melania. Per questo lo chiamiamo Ted il Bugiardo!» (Rodotà, Cds).

Christo Christo, l’artista noto per aver «impacchettato» monumenti e scenari naturali srotolerà una passerella galleggiante di 3 chilometri tra i paesi di Sulzano e Montisola, l’isolotto al centro del lago d’Iseo, sul quale dal 18 giugno al 3 luglio, giorno e notte, senza interruzione i visitatori potranno camminare. «The floating piers» si chiama l’opera, sbarcata nel Nord Italia dopo essere stata respinta in Argentina, Germania e altre nazioni perché ritenuta troppo difficile da realizzare. Sono attesi 500 mila visitatori in 15 giorni, con punte superiori ai 40 mila nei fine settimana; l’intera impresa, totalmente pagata dall’artista, darà lavoro a 750 persone (accoglienza, sicurezza, operai, indotto) e ha un costo di 15 milioni di euro (progettazione compresa). I 200 mila blocchi galleggianti che compongono il ponte sono prodotti dalla Artigiana Stampi di Manerbio (Brescia). Wolfgang Volz, collaboratore dell’artista: «Il significato dell’opera? Nessuno: sedetevi sulla passerella e godetevi i suoi dolci movimenti» (Del Frate, Cds).

Gioco d’azzardo 1 La percentuale di studenti nella fascia di età tra 15 e 19 anni che nell’ultimo anno ha giocato d’azzardo è in crescita: dal 39% del 2014 al 42% del 2015. Lo dice in Consiglio nazionale delle ricerche. L’esercito dei baby scommettitori - in prevalenza maschi - conta un milione e 200 mila adolescenti. In Italia il gioco d’azzardo è vietato per legge ai minorenni, ma i controlli sono quasi inesistenti e gli esercenti di ricevitorie e sale slot raramente chiedono la carta d’identità. Sempre più spesso, proprio come accade tra gli adulti, anche gli adolescenti si ammalano di gioco. Sono oltre 200 mila i ragazzi under 19 che puntano soldi quattro o più volte a settimana. Si tratta del 7% dei ragazzi italiani. I giochi più diffusi tra i giovanissimi sono gratta e vinci, scommesse sportive, Bingo e slot machine (Martini, Sta).

Gioco d’azzardo 2 Il giro d’affari italiano del gioco d’azzardo nel 2015 è stato di 87,8 miliardi (ibidem)

(a cura di Roberta Mercuri)