Corriere della Sera, 24 marzo 2016
Gli abusi che danneggiano la democrazia. A proposito della mozione di sfiducia contro il ministro Boschi
La democrazia parlamentare, come suggerisce Churchill, è la peggiore forma di governo escluse tutte le altre sperimentate finora. Va dunque protetta. Innanzitutto dagli abusi delle maggioranze, che mal ne sopportano i freni. Infatti la democrazia è innanzitutto un sistema per limitare il potere, perché «il potere tende a corrompere e il potere assoluto corrompe in modo assoluto». La tentazione di abusare è tipica di ogni governo, anche del più democratico, perfino del governo del Partito democratico, e bene fa l’opposizione a vigilare. Però anche le minoranze possono abusare della democrazia parlamentare, per esempio piegandone i regolamenti al solo fine di impedire alle maggioranze di applicare il programma; o facendo un ricorso propagandistico agli istituti parlamentari, svilendoli. È il caso della nuova mozione di sfiducia contro il ministro Boschi richiesta dal Movimento 5 Stelle. Identica mozione fu già respinta alla Camera in dicembre. Da allora ad oggi non risultano nuovi comportamenti del ministro che abbiano aggravato il sospetto di avere agito in conflitto di interesse. È cambiata solo la posizione del padre del ministro, ora anche indagato dalla magistratura ordinaria per bancarotta fraudolenta. Una novità non tale da giustificare una nuova mozione di sfiducia.
Dal punto di vista politico, opportuno o no che a ciascuno di noi possa apparire, il ministro aveva già dichiarato in gennaio che non si sarebbe dimessa neanche in caso di inchiesta giudiziaria sul padre. Un secondo dibattito parlamentare sarebbe perciò un bis in idem a puro vantaggio delle telecamere e della campagna elettorale amministrativa.
La mozione di sfiducia è uno strumento delicato e importante. E il fatto che il governo abusi dei voti di fiducia, non autorizza l’opposizione ad abusare delle mozioni di sfiducia.