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 2016  marzo 24 Giovedì calendario

Christo, l’artista che renderà possibile camminare sulle acque del lago d’Iseo

Sulzano (Brescia) Ma con la cultura si mangia? Nella zona del lago d’Iseo che per due settimane dal 18 giugno al 3 luglio sarà investita dal «ciclone Christo» la risposta è sì. L’artista noto per aver «impacchettato» monumenti e scenari naturali srotolerà una passerella galleggiante di 3 chilometri tra i paesi di Sulzano e Montisola (l’incantevole isolotto al centro del lago) sul quale giorno e notte, senza interruzione i visitatori potranno camminare. The floating piers si chiama l’opera, sbarcata nel Nord Italia dopo essere stata respinta in Argentina, Germania e altre nazioni perché ritenuta troppo difficile da realizzare.
Qualche numero basta a descrivere l’impatto che l’installazione di Christo avrà sul territorio. Sono attesi 500 mila visitatori in 15 giorni, con punte superiori ai 40 mila nei fine settimana; l’intera impresa, totalmente pagata dall’artista, darà lavoro a 750 persone (accoglienza, sicurezza, operai, indotto) e ha un costo di 15 milioni di euro (progettazione compresa). I 200 mila blocchi galleggianti che compongono il ponte sono prodotti dalla Artigiana Stampi di Manerbio (Brescia) che da mesi sta lavorando senza sosta. E se si va sul sito Booking.com cercando di prenotare una camera nei giorni successivi all’inaugurazione si viene avvertiti che in tutta la zona del lago i posti sono già prenotati all’88%.
«Christo ha fatto il miracolo...» sorride Fiorello Turla, sindaco di Montisola, borgo che di solito garantisce 250 posti letto ma che per l’occasione ne offre 750: chiunque ha una stanza libera ha fiutato il colpo e si è attrezzato al volo. «Il nostro Comune non ha sborsato una lira – garantisce Turla – e in tre mesi sono state concesse tutte le autorizzazioni». Altro miracolo, in un Paese dove le «conferenze dei servizi» bloccano opere per anni e anni. Iseo e dintorni, insomma, si preparano a vivere i 15 giorni che potrebbero cambiare la loro storia (grazie all’arte). A partire dalla visibilità mondiale: «La mia clientela arriva dal Nord Europa, ora ho richieste da Canada, Usa e Giappone: è chiaro che abbiamo a disposizione un’occasione unica che ci viene offerta da questo evento culturale, quella di farci conoscere a attirare qui turisti anche negli anni a venire» confessa Alessandro Ropelato, direttore dell’hotel Araba Fenice di Pilzone, accanto al quale c’è il cantiere dove gli operai stanno testando i materiali della passerella. Anche qui, altra magia, ridando vita a una fabbrica di idrovolanti abbandonata da 30 anni.
Raccontano che il legame tra Christo e Iseo nasca dall’amicizia che unisce l’artista alla famiglia bresciana Beretta, gli storici produttori di armi, proprietari tra l’altro dell’isolotto di San Giorgio, anch’esso destinata a essere «circumnavigato» dalla passerella. Christo, dal canto suo, in questi giorni intensifica la sua presenza in Lombardia e ha iniziato un giro di incontri nelle città e i paesi della zona per raccontare la sua opera: «Mettevi gli occhiali da sole, toglietevi le scarpe, camminate e fate il bagno: è la cosa più sexy che ci sia» dice lasciando gli astanti a bocca aperta. Wolfgang Volz, stretto collaboratore dell’artista, spiega come è nato The floating piers: «Da anni pensavamo a qualcosa del genere: ci ha colpito l’atmosfera carica di nostalgia del lago ma anche il fatto che non sia preso d’assalto dal turismo. Il significato dell’opera? Nessuno: sedetevi sulla passerella e godetevi i suoi dolci movimenti».