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 2015  novembre 13 Venerdì calendario

Attentati di Parigi

• Alle 20.25 Un terrorista si fa esplodere davanti alla porta D dello Stade de France dove si sta giocando Francia-Germania. Indossava un gilet composto di Tatp (l’esplosivo), pile collegate a un detonatore a bottone, e bulloni, per aggravare ancora di più gli effetti dello scoppio. Il kamikaze in realtà aveva un biglietto per il match e ha cercato di entrare allo ma un agente di sicurezza, tale Zouheir, si è accorto che l’uomo portava un gilet esplosivo sotto il cappotto ed è riuscito ad allontanarlo [Stefano Montefiori, Cds 15/11]. L’attentatore quindi è scappato e ha corso lungo la Avenue Jules Rimet, la strada attorno allo stadio che in quel momento era semivuota. Si è avvicinato a un chiosco e ha azionato il detonatore, uccidendo l’unica persona che era accanto a lui: un barista portoghese di 62 anni [Fabio Tonacci, Rep 15/11].

• Alle 21.25 al Canal Saint-Martin, la zona parigina dei ristoranti e dei locali, una Seat Leon nera si ferma all’angolo tra rue Bichat e rue Alibert. Scende un uomo che spara raffiche di kalashnikov sui clienti del café Carillon seduti ai tavolini all’aperto, e poi su quelli del ristorante asiatico Le Petit Cambodge sull’altro lato della strada, dove «c’è sempre la fila fuori, lo sanno tutti che non accettano prenotazioni». Quindici i morti, dieci i feriti in condizioni disperate [Francesca Pierantozzi,  Mes 15/11].

• Alle 21.30 una seconda esplosione scuote lo Stade de France, stavolta davanti alla porta H. Un altro terrorista si è appena fatto esplodere di fronte alla porta chiusa del negozio Decathlon, sotto la tribuna H, ferendo 25 persone, nessuna gravemente [Fabio Tonacci, Rep 15/11].

• Alle 21.32 sempre nella zona del Canal Saint-Martin, in rue de la Fontaine au Roi, arriva un’altra Seat Leon nera dalla quale scendono due persone armate. In tutto esplodono un centinaio di colpi calibro 7,62. Alla fine si contano cinque morti e otto feriti gravissimi tra i clienti del café Bonne Biére e quelli del ristorante italiano Casa Nostra lì accanto [Stefano Montefiori, Cds 15/11].

• Alle 21.38 A rue de Charonne, una delle strade più frequentate dell’XI arrondissement, piena di locali, di nuovo una Seat Leon di colore nero arriva davanti al café La Belle Équipe. Scende un uomo con un kalashnikov Ak-47 che spara a raffica un centinaio di colpi sui clienti. Diciannove i morti, nove i feriti gravi [Stefano Montefiori, Cds 15/11].

• Alle 21.43 alla Brasserie Comptoir Voltaire, vicino a Place de la Nation, un uomo si siede a un tavolo all’aperto. Arriva la cameriera, si chiama Catherine. Invece di ordinare, il cliente si fa saltare in aria premendo il pulsante del gilet esplosivo. Catherine viene travolta, ferita gravemente all’addome e al petto. Non sarà mai in pericolo di vita [Stefano Montefiori, Cds 15/11].

Alle 21:49 al Bataclan, una delle sale da concerto più note di Parigi, sta suonando la band californiana Eagles of Death Metal. Tutto esaurito, millecinquecento spettatori. Fuori, in boulevard Voltaire, arrivano due auto: nuovamente una Seat Leon nera e una Polo nera con la targa belga. Scendono tre uomini che fanno fuoco sugli uomini della sicurezza all’ingresso ed entrano nella sala. I tre uomini sparano sul pubblico che è di spalle e salgono sugli spalti. Uno di loro avverte: «Se qualcuno si muove, gli sparo». I tre terroristi parlano in francese, urlano e annunciano una vendetta per i raid aerei francesi in Siria. Alcuni spettatori tentano di prendere il loro cellulare, vengono giustiziati all’istante. Altri scoprono un’uscita di emergenza, escono sul piccolo passage Amelot. Un terrorista se ne accorge, si affaccia da una finestra per colpirli. Un piccolo gruppo sale in cima al teatro, nascondendosi nel sottotetto. Alle 2 di notte i reparti speciali irrompono nel Bataclan, dove i tre attentatori stanno ancora tenendo almeno un centinaio di persone in ostaggio. Uccidono un primo terrorista, gli altri due azionano i loro giubbetti e saltano in aria. Ci vorranno ore per portare via gli 89 cadaveri [Anais Ginori, Rep 15/11].

• Alle 21.53 al McDonald’s di La Plaine Saint-Denis, vicino allo stadio, un uomo si fa esplodere, senza provocare vittime [Stefano Montefiori, Cds 15/11].

[Per saperne di più leggi qui gli attentati minuto per minuto]