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 2016  marzo 22 Martedì calendario

C’è un nuovo iPhone, più piccolo e meno caro

Un nuovo iPhone, un nuovo iPad Pro, cinturini per l’Apple Watch e aggiornamenti per il software della Tv e per iOS. Ma la novità vera è un’altra: Apple ha interrotto il ciclo annuale di aggiornamento dell’iPhone e introdotto un modello inedito a sei mesi esatti di distanza dall’ultimo, per risvegliare il mercato che non tira più come una volta.
L’iPhone
L’ultima trimestrale aveva fatto registrare un aumento dello 0,4 per cento rispetto all’anno precedente, così un cambio di strategia si è reso inevitabile. E l’iPhone SE è una scelta tatticamente assai astuta: non interferisce con i modelli attuali, tanto che non ha nemmeno un numero, ma tiene sveglia la curiosità del pubblico e permette ad Apple di occupare la fascia media del mercato con un apparecchio dalle prestazioni eccellenti (componenti e prestazioni sono uguali all’iPhone 6S, manca solo il 3D Touch). Quasi identico all’iPhone 5, di cui riprende anche lo schermo da 4 pollici, in Italia sarà nei negozi la prima settimana di aprile a 509 euro per il modello da 16 GB e 609 per quello da 64 GB. Quattro i colori disponibili, c’è pure l’oro rosa.
A tavoletta
Pure ampiamente previsto dai siti di rumors, c’è poi il nuovo iPad Pro da 9,7 pollici. A presentarlo è il responsabile del marketing della Mela, Phil Schiller, sottolineando che dal debutto nel 2010, Apple ha venduto più di 200 milioni di tablet da 9,7 pollici. Il Pro riprende tutte le caratteristiche del modello da 12,9 pollici lanciato lo scorso settembre e può usare lo stilo e la tastiera smart. Per Tim Cook è il sostituto perfetto del computer portatile, per la potenza di calcolo e l’eccellente schermo. Il diavolo però si nasconde nei dettagli, e diabolico è l’adattatore Usb che permette di collegare periferiche esterne, cavi ethernet, chiavette e dischi rigidi, microfoni, ecc. Così l’iPad diventa espandibile e flessibile come mai prima, e chissà che non riesca finalmente a risalire la china delle vendite, in discesa da tempo.
La responsabilità di Apple
Per il resto, l’Apple Watch cala di prezzo (parte ora da 369 euro ): è «lo smartwatch più venduto al mondo», dice Cook. Ci sono nuovi cinturini in nylon, e a breve dovrebbe arrivare un aggiornamento al software (per iPhone e iPad invece è disponibile da ieri). La presentazione si chiude su una nota nostalgica: è stata l’ultima nella Town Hall di Cupertino, spiega il Ceo, le prossime si terranno nel nuovo campus che sarà terminato nel 2017. Cook ripercorre i quarant’anni di Apple, nata il primo aprile del 1976, e insiste sulla responsabilità che l’azienda ha verso le persone che usano i suoi prodotti e servizi. Un miliardo in tutto il mondo: perciò «non si sottrarrà» dalla responsabilità di proteggere i dati e la privacy dei propri utenti. Oggi è prevista la prima udienza in un tribunale federale nello scontro con l’Fbi sullo sblocco dell’iPhone del killer di San Bernardino. «Dobbiamo decidere come nazione quanto potere dovrebbe avere il governo sui nostri dati e la nostra privacy», dice Cook. Come azienda, «crediamo fermamente di avere la responsabilità di proteggerli».