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 2016  marzo 20 Domenica calendario

Patuano dice addio a Telecom. Al suo posto potrebbe arrivare Cattaneo

Dopo cinque anni sulla plancia di comando, l’amministratore delegato Marco Patuano lascia Telecom Italia. Le incomprensioni con gli azionisti, in particolare i francesi di Vivendi saliti di recente al 24,9% del gruppo telefonico, sono state un crescendo, acuendosi prima a dicembre poi a febbraio dopo la presentazione dei conti e del piano strategico. Fino ad arrivare, ieri, alla “rivoluzione di marzo”, con la rottura definitiva.
La presentazione delle dimissioni è attesa tra oggi e domani. Le deleghe di amministratore delegato passeranno ad interim al presidente Giuseppe Recchi. Per una transizione che si preannuncia breve. La rosa dei nomi dei possibili successori vede in pole position, nonostante le smentite di rito, Flavio Cattaneo, ad di Ntv e in passato direttore generale della Rai. Un’esperienza quest’ultima che potrebbe rivelarsi utile in vista di un’alleanza Telecom-Mediaset. Tra gli altri candidati vengono indicati l’ex manager Rai e numero uno di Wind, Luigi Gubitosi, il presidente di Bt Global Services Europe Corrado Sciolla e l’attuale ad di Wind, Maximo Ibarra.
La notizia dell’arrivo delle dimissioni di Patuano non è, come si è detto, un fulmine a ciel sereno. I dissapori tra l’ad e i soci francesi di Vivendi erano apparsi evidenti già nell’assemblea di dicembre, quando l’astensione di Vivendi ha portato alla bocciatura del piano di conversione di azioni risparmio in ordinarie. «Valore non adeguato», avevano spiegato i francesi che nell’ordine del giorno avevano fatto inserire anche la nomina di nuovi consiglieri. Sono così arrivati i quattro rappresentanti di Vivendi, tra cui l’amministratore delegato della società francese, Arnaud de Puyfontaine.
L’isolamento di Patuano è però apparso evidente nell’ultimo Cda, nel corso del quale l’attenzione si era concentrata anche su un dettaglio del bilancio – una svalutazione da 240 milioni di Tim Brasil dovuta anche ad un effetto cambio – che però aveva fatto cambiare i numeri. 
Già venerdì, secondo fonti finanziarie, il presidente Recchi, che a breve riceverà le deleghe ad interim, aveva telefonato al premier Matteo Renzi. Un gesto di cortesia per informarlo preventivamente delle dimissioni di Patuano. Entrato in Telecom nel maggio del 1990, quando la società si chiamava ancora Sip, Patuano ha diviso tra finanza e Sud-America il suo impegno nel gruppo, lavorando in Telecom Argentina prima di diventare direttore finanziario e poi amministratore delegato nel marzo 2011. La formalizzazione dell’addio arriverà in pochi giorni. Subito dopo si riunirà il comitato remunerazione per fissare la generosa buonuscita di Patuano: dovrebbero essere circa 7 milioni di euro. Insieme a Patuano anche alcuni dei suoi manager più fedeli dovrebbero lasciare Telecom. Tra questi Carlotta Ventura, direttore brand strategy and media e Paolo Vatellini, responsabile business support officer. Dopo l’addio di Patuano che ha convocato per lunedì il suo stato maggiore per un saluto ai suoi più stretti collaboratori, verranno avviate le procedure per la successione. Il presidente Recchi convocherà il comitato nomine, guidato da David Benello, nel quale figurano due rappresentanti di Vivendi e, tra gli altri, anche de Puyfontaine. Per la successione Cattaneo appare favorito.