Il Messaggero, 19 marzo 2016
Riecco Mastella
Torna Clemente. E verrebbe da dire evviva di fronte a Mastella che si ripropone. Perchè rispetto a tutti i litiganti del centrodestra lui almeno è un uomo di pace. E molto più saggio di tanti colleghi che occupano la scena. Clemente dice che il «Sud è stato dimenticato»? Certo che lo dice, ed è impossibile dargli torto. Assicura che un centrodestra dominato da Salvini – «un cafone politico che dalle mie parti non avrà mai fortuna elettorale» – non andrà mai da nessuna parte? Lo assicura e forse non sbaglia. E insomma: Mastella ha rotto gli indugi e si presenta candidato sindaco di Benevento, dopo che lo fu della vicina Ceppaloni, suo borgo natio. Silvio Berlusconi, naturalmente, è felicissimo della cosa. Salvini ha annunciato subito che non lo sosterrà – «Nulla di personale, ma siamo contrari a questa candidatura», avverte il leader leghista non molto pop in zona Sannio – e vede il ritorno di Clemente come l’ennesima riprova che «Berlusconi guarda sempre indietro e mai avanti».
GENIUS LOCI
Se non bastassero le divisioni a Roma, a Torino e in altre città, anche a Benevento il centrodestra andrà in ordine sparso ma per modo di dire. Considerando quanto Clemente sia ancora considerato un genius loci e quanto sia inesistente la Lega laggiù. «Sarò sostenuto da due liste civiche – dice Mastella – composte per lo più da giovani e donne». In più si aggiungeranno al suo fianco Forza Italia e centristi. «In caso di elezione non prenderò lo stipendio da sindaco. Devolverò l’indennità a favore dei servizi sociali: giovani coppie, malati e anziani»: ecco come comincia la sua corsa l’ex Guardasigilli. Che da Ceppaloni, in questa fase turbolenta per i moderati dilaniati dall’opa ostile di Salvini, guarda anche a ciò che accade nel resto d’Italia. «Il centrodestra a Roma – così spiega – aveva un’unica possibilità per vincere: sostenere Alfio Marchini». E invece? «Hanno messo in atto una strana forma di suicidio collettivo, come le balene che vanno ad arenarsi». Quanto a Bertolaso, «è un candidato azzoppato da Salvini». Il quale, visto dalla bella casa di Ceppaloni, a Clemente starebbe facendo un favore e non un danno: «Continua a dire che non appoggerà la mia candidatura. E lo ringrazio. Chi gli ha mai chiesto di sostenermi? Nessuno». Più il leader leghista non maltratta e più Clemente conta i voti che gli porterà.