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 2016  marzo 19 Sabato calendario

La quindicenne venduta dal fidanzato a 40 uomini. Ora a Palermo sono molti a tremare

Le aveva promesso di portarla in viaggio in Giappone, di allontanarsi da una madre assente e da un padre separato, una fuga d’amore fra l’allora quindicenne e il ventottenne, un radicale cambiamento delle rispettive vite: ma per far soldi facili, Dario Nicolicchia, oggi 31enne, avrebbe sfruttato la giovanissima fidanzata, facendola prostituire con imprenditori, medici, avvocati, un poliziotto e un dentista. E c’è molto di più, nelle carte dell’inchiesta sulla baby squillo di Palermo, culminata ieri nell’arresto di Nicolicchia: una storia da brividi, perché davanti agli investigatori e agli esperti della sezione reati sessuali della Squadra mobile, Maria (il nome è di fantasia), dopo aver deciso di confidarsi con la mamma, ha ammesso di avere avuto rapporti sessuali «con almeno 30, 40 uomini».
Trema così la Palermo-bene e perbenista, tremano i professionisti e i benpensanti che hanno fatto sesso con la ragazzina, nel salotto della città, in un bed & breakfast di piazza Sturzo come in un ambulatorio dentistico e in uno studio legale della zona del Giardino Inglese e di piazza Croci: lei dimostrava sicuramente un’età superiore a quella reale, ma aveva pur sempre poco più di 15 anni, quando questa brutta storia cominciò. E non sarà facile, per la decina di clienti finora individuati, disposti a pagare anche 300 euro a «prestazione» e oggi tutti indagati per favoreggiamento della prostituzione minorile, dimostrare che Maria, novella Ruby Rubacuori di berlusconiana memoria, avesse ingannato tutti con il suo aspetto.
L’idea di sfruttare la giovanissima fidanzata venne all’ex fattorino di un negozio di autoricambi (nom de plume su Facebook “Dario della Luna”, foto con gli occhi truccati e lentine che gli dilatavano le pupille) mentre i due erano in intimità in auto in riva al mare, al Foro Italico. «A lui – racconta la ragazzina – piaceva avere rapporti con la possibilità che ci vedessero». E il terzo che si aggiunse in quell’occasione pagò senza fiatare 40 euro. Fu solo l’inizio: «Con lui ci incontrammo quattro volte» e pagò 200 euro a rapporto. Nicolicchia si attrezzò: prese un cellulare «dedicato», aprì profili Facebook con «Walter & Naomi» e la «Coppietta monella», fotografò la fidanzatina e la mise in vendita. O in affitto: e un avvocato di nome Francesco pagò 200 euro per rapporto prima orale e poi completo. «Quando pensavo di interrompere questa vita – racconta a verbale la ragazzina – Dario mi diceva che in un’oretta era tutto finito». Con un avvocato nato nel 1947 «ci siamo visti 25 volte e per ogni rapporto orale non mi dava meno di 100 euro». E 150 per tutto il resto. Poi ecco il dentista, che all’inizio paga solo 50 euro ma procura un altro cliente, mentre «Dario della Luna» trova il titolare di un sexy shop. Il passaparola porta a un noto ristoratore palermitano, che paga 300 euro per un solo rapporto. E infine il poliziotto o carabiniere, chiamato «Birritta» dal cappellino che portava in testa: lui andava agli appuntamenti con un’auto in cui c’era una radio usata dalle forze dell’ordine. E un altro tizio aveva la smania dell’incesto: voleva essere chiamato zio mentre faceva l’amore con la nipotina. Il rappresentante di un’azienda di intimo invece, prima di abusarne, faceva posare Maria in slip e reggiseno.