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 2016  marzo 17 Giovedì calendario

Classifica dei migliori ospedali privati italiani

Il gruppo ospedaliero della famiglia Rotelli, che fattura 1,4 miliardi di euro, e conta 9.823 dipendenti, si conferma la principale società ospedaliera privata italiana nel 2014. È quanto emerge dalla ricerca dell’Area Studi di Mediobanca  sui maggiori gruppi della sanità privata italiana nel quinquennio 2010-2014. Il gruppo, che fa capo alla società Papiniano, controlla 17 strutture ospedaliere (16 in Lombardia e una in Emilia-Romagna), tra cui il policlinico di San Donato, l’ospedale San Raffaele, l’istituto ortopedico Galeazzi e la casa di cura La Madonnina. Nel 2012 il gruppo ha acquistato – per 406,7 mln – l’ospedale San Raffaele dalla Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor. Papiniano inoltre partecipa al 47% in Eurocotec che, a sua volta controlla al 100% la Pandette, società che – tra l’altro – detiene oggi il 2,74% di Rcs. Nella classifica per fatturato delle maggiori società ospedaliere private nel 2014 seguono l’Humanitas dei Rocca con ricavi per 548 milioni, e 2.811 dipendenti e il gruppo Villa Maria che fa capo alla famiglia Sansavini e che ha fatturato 462 milioni dando lavoro a 2.554 dipendenti. Alle spalle dei primi tre gruppi si colloca Kos, la cui attività si focalizza sulle residenze per anziani e i centri di riabilitazione, che ha chiuso il 2014 con ricavi per 392 milioni, e conta 4.708 dipendenti. Proprio ieri (si veda articolo in pagina), Cir  e F2i hanno annunciato di aver acquisito da Ardian il 46,7% delle quote societarie per 292 milioni. In quinta posizione spicca l’Istituto Europeo di Oncologia, fondato nel 1987 da Enrico Cuccia e Umberto Veronesi, i cui principali azionisti sono proprio Mediobanca  (con il 14,8%), UnipolSai  (14,4%) e Unicredit  (13,4%). Il gruppo di Opera, alle porte di Milano, nel 2014 ha fatturato 260 milioni, impiegando 1.814 dipendenti. Lo statuto dello Ieo stabilisce che ogni anno vengano accantonati in un’apposita riserva di patrimonio almeno l’80% degli utili realizzati negli esercizi precedenti. Chiude la classifica il gruppo Servisan, della famiglia De Salvo, che ha chiuso il 2014 con un fatturato di 211 milioni e che conta 1.865 dipendenti.
Complessivamente, nel 2014 i primi cinque gruppi ospedalieri privati italiani (San Donato e San Raffaele, Humanitas, Gvm, Ieo e Servisan) hanno fatturato 2,9 miliardi generando profitti per 85 milioni. L’aggregato ha registrato, in cinque anni, utili quasi triplicati, per complessivi 171 milioni di euro. Un’evoluzione che dimostra lo stato di salute del settore ospedaliero in un Paese in cui la decrescita demografica – al netto dell’immigrazione – e il conseguente tema dell’invecchiamento della popolazione sono diventati una costante, oltre che un investimento remunerativo. Sul fronte della forza lavoro, i cinque gruppi impiegano 18.900 addetti, di cui il 73% circa è personale sanitario. Il costo del lavoro per dipendente nel 2014 è oscillato tra i 37 mila euro di Gvm e i 61 mila dello Ieo, rimanendo comunque stabile nel quinquennio (a eccezione del gruppo San Donato, in crescita del 12,5% a seguito all’acquisizione del San Raffaele, nel 2012). Inoltre, nel 2014 i gruppi dell’aggregato hanno totalizzato 10.144 posti letto, il 53% dei quali in capo al gruppo San Donato. I fatturati per posto letto più elevati sono stati appannaggio di Ieo e Humanitas (276 mila e 240 mila euro rispettivamente).