Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  marzo 17 Giovedì calendario

Giorgia Meloni si candida a sindaco di Roma • Il fiasco della polizia a Bruxelles: «Terroristi scappati dal retro» • Il governo italiano lavora a una norma per prendere le impronti ai migranti, se necessario, con la forza • Lula ministro per sfuggire alle inchieste • Nella classifica dei Paesi più felici l’Italia è solo al cinquantesimo posto • In Italia gli uomini spendono 3.200 milioni di euro in beauty • I cappellini di Donald Trump

 

Meloni Giorgia Meloni ha annunciato che si candiderà a sindaco di Roma: «Mi appello a Berlusconi e a Salvini, al centrodestra: insieme, uniti, si può ancora vincere». L’ex premier, però, l’aveva già «gelata», parlando a Mattino Cinque: «La signora Meloni sa benissimo che non ha nessuna possibilità di diventare sindaco. Io vado avanti con Bertolaso: ho la quasi certezza che, con una sua lista civica e con Forza Italia, vincerà al primo turno». Berlusconi ne ha anche per Salvini: «È mal consigliato. E i leghisti di Roma sono tutti ex fascisti in lite tra di loro». Su Bertolaso, però, è piovuta una selva di critiche per la sua frase («Meloni deve fare la mamma»). Berlusconi minimizza: «Una strumentalizzazione meschina, un teatrino della politica. Che disastro...». Anche l’ex capo della Protezione civile, che pure ha mandato alla leader di FdI un mazzo di rose con un bigliettino affettuoso e che ieri si è «scusato, ho parlato da ingenuo amico», non cede: «Non mi ritiro. Vado avanti come una ruspa» (Menicucci, Cds).

Berlusconi Silvio Berlusconi, che considera la candidatura della Meloni, appoggiata da Salvini, «molto più di un tradimento»: «Io non mi sposto di un millimetro dalla candidatura di Bertolaso. Tutti i sondaggi dicono che Guido, senza altri del centrodestra tra i piedi, arriverebbe al ballottaggio. Se Salvini e Meloni vanno avanti con questa sceneggiata, si assumono la responsabilità di fare a Renzi il più clamoroso dei regali. Altro che patto del Nazareno. E i nostri elettori se ne ricorderanno, come hanno sempre fatto…». «Meloni ha ufficializzato la sua candidatura? Bene, allora i nostri sforzi per Bertolaso dovranno moltiplicarsi».

Torino Dopo Guido Bertolaso, Matteo Salvini impallina anche Osvaldo Napoli, il candidato berlusconiano a Torino: «Una brava persona, ma non un candidato valido. Mi dispiace avere un po’ litigato con Silvio Berlusconi, in questi giorni: gli avevo chiesto di candidare persone nuove, pulite, ma lui fa fatica a capire quanto questo sia importante». A Torino il nome giusto è allora quello di Alberto Morano, 58enne notaio in città. «Un uomo del fare, della società civile, che dovrebbe piacere anche a Berlusconi» (Senesi, Cds).

Bruxelles Ancora in fuga i ricercati sfuggiti ieri all’operazione antiterrorismo che s’è svolta a Bruxelles. Sono scappati dal retro della palazzina nel sobborgo di Forest. I sei agenti che hanno bussato alla porta della casa stavano cercando la stamperia clandestina dove erano stati prodotti alcuni documenti falsi utilizzati per gli attacchi di venerdì 13 novembre. Le forze speciali sono arrivate soltanto dopo la prima sparatoria e hanno ucciso Mohamed Belkaid, un algerino di 28 anni, morto col kalashnikov tra le mani, 11 caricatori infilati nella cintura, una bandiera dell’Isis appoggiata al muro e sul tavolo un libro sul salafismo (Imarisio, Cds).

Parigi A Parigi sono state fermate quattro persone di etnia turca che, secondo i servizi segreti, progettavano un «attacco imminente» nella capitale (ibidem).

Impronte Il governo sta lavorando a una norma per consentire, se necessario, l’uso della forza per prendere le impronte ai migranti. A confermarlo, in serata, è il ministro dell’Interno Angelino Alfano: «Ci sto lavorando, io ho messo allo studio una norma sulla gestione degli hotspot», cioè i centri di identificazione dei nuovi arrivati voluti dalla Ue, «per risolvere alcune possibili difficoltà», un’ipotesi «articolata» che «riguarda diversi aspetti, compreso - chiarisce il ministro - quello dell’uso della forza nei confronti di coloro che si rifiutano di sottoporsi al fotosegnalamento che è obbligatorio per il nostro ordinamento e quello europeo. Stiamo valutando dove inserirla» (Schianchi, Sta).

Lula Lula torna al governo in Brasile, diventando superministro a fianco della debolissima presidente Dilma Rousseff. Una mossa che è dettata dalle circostanze, proteggersi dalla giustizia e salvare la sua delfina politica dal processo di impeachment. Lula diventa ministro della Casa Civile, termine ereditato dalla colonizzazione portoghese che funziona normalmente come capo di gabinetto, ma che, in questo caso, è facile ipotizzare varrà molto di più, al punto che molti vedono per Dilma un futuro da regina d’Inghilterra, con la formalità del carico istituzionale, ma senza potere reali. Con questa nomina Lula, formalmente iscritto nel registro degli indagati nell’inchiesta per la corruzione nell’impresa pubblica Petrobras, prende fiato poiché da ministro sarà giudicato dal Supremo Tribunale Federale, il che potrebbe congelare di fatto l’avanzare delle indagini (Guanella, Sta).

Felicità Nell’ultimo World Happiness Report pubblicato dall’Onu alla vigilia della Giornata mondiale della Felicità delle Nazioni Unite (20 marzo) l’Italia è solo al cinquantesimo posto. Peggio di noi la Grecia, meglio l’Uzbekistan, il Nicaragua, la Malesia, tutte davanti in classifica. Il podio è per Danimarca, Svizzera e Islanda. Seguono Norvegia, Finlandia e Canada. Lo studio ha incrociato i dati di 156 Paesi nel biennio 2013-2015, calcolando le risposte in una scala da 0 a 10 e considerando il Pil reale pro capite, l’aspettativa di vita in buona salute, il supporto sociale (avere qualcuno su cui contare), la libertà nelle scelte di vita, la generosità, l’assenza di corruzione, la capacità di divertirsi, ridere e sentirsi spensierati e le preoccupazioni degli ultimi giorni. Le risposte degli italiani sono state tutte sotto la media della sufficienza (5,9) come già nel 2015 (Cds).

Bellezza In Italia gli uomini «valgono» 3.200 milioni di euro di spesa in beauty e sono saliti al 30% del mercato, come rivelano i dati del 2015 che saranno presentati domani al Cosmoprof di Bologna. Tra i maschi è anche boom di ritocchini (siamo al 29% del mercato). Se il primo intervento resta sempre il naso e il secondo la liposuzione, si moltiplicano i trattamenti con laser, ultrasuoni, radiofrequenze, luce pulsata (Salemi, Sta).

Trump Antony Senecal, 74 anni, per oltre trenta maggiordomo personale di Donald Trump, dice che quando il magnate indossa un cappello bianco è di ottimo umore, al contrario di quando se ne calca in testa uno rosso (Sarcina, Cds).

(a cura di Roberta Mercuri)