La Nazione, 16 marzo 2016
Mastella, De Mita, D’Alema e gli altri protagonisti della categoria «Rieccolo!»
Clemente Mastella, certo, di nuovo in pista a Benevento. E Ciriaco De Mita, che – non pago di una carriera politica lunga quanto una Quaresima – continua a elaborare «bensieri» nella sua Nusco (Avellino): è lui – così, almeno, si narra nei Palazzi romani – a essersi messo di traverso alla fusione tra Ncd e Udc. E «Baffino», alias Massimo D’Alema: dopo esser stato «giovane pionere» della Fgci, dirigente del Pci, segretario dei Ds, premier dell’Ulivo, è tornato a dar «colpetti» all’odiato Renzi, e a coltivar sogni di «scissioni» (dal Pd) e di «rinascite» per i Partiti della Sinistra (Pds). E Antonio Bassolino, detto ‘Totonno’, che – dopo otto anni da sindaco di Napoli, dieci da governatore della Campania, più tanti altri gradini del cursus honorum del comunista provetto (deputato, ministro ecc.) – ha deciso che no, non gli basta: ci vuole riprovare ancora.
Sono tutti protagonisti della categoria «Rieccolo!». Così il grande Indro Montanelli definì, causa i suoi mille ritorni sulla scena politica, Amintore Fanfani. Più volte segretario della Dc, infinite volte presidente del Consiglio, per ben due volte candidato (silurato) al Quirinale dal suo stesso partito, Fanfani passò alla storia come «Il Rieccolo» per antonomasia. Ma da molti altri protagonisti è composto il palmares dei «Rieccoli» che hanno attraversato, come impermeabili salamandre, la Prima e Seconda Repubblica, riuscendo a traghettarsi fin dentro la Terza. Che poi sarebbe l’attuale. De Mita, appunto, D’Alema, Bassolino e pure Paolo Cirino Pomicino: ’o ministro, nonostante Tangentopoli, svariati by-pass e mille traversie politiche e giudiziarie, ancora scrive libri, offre i suoi consigli, si offre – grato – alle tv. Eppure, il posto d’onore spetta a Clemente Mastella: ritornato nel centrodestra, ha pregato Silvio Berlusconi in persona di candidarlo sindaco a Benevento. Il Cav è felice: avrebbe in tasca un sondaggio che, a Benevento, dà Mastella sopra di 10 punti sul suo competitor naturale, Raffaele Del Vecchio, il quale ha da poco vinto le locali primarie dem. A risultare decisiva, per la candidatura di Clemente, sarebbero stati i «buoni uffici» di Sandra Lonardo, moglie di Mastella, con Francesca Pascale e Maria Rosaria Rossi, «badanti» del Cav e «punti di riferimento» locali di FI. Mastella ha già fatto subito sapere a tutti che Berlusconi per convincere FI, di lui ha detto: «nella città di Benevento è conosciuto dal 97% dei cittadini!».
Classe 1947, nativo di Ceppaloni, dove ai bordi della famosa piscina a forma di «cozza» si tenevano le pantagrueliche Feste del suo mini-partito personale, Mastella è un «Rieccolo» di provetta e antica navigazione. Deputato, per otto legislature, della Dc, dirigente di partiti ormai finiti nello scantinato della Storia (Ccd, Cdu, Cdr, Udr e Udeur, da lui persino fondato), ex ministro dei governi Berlusconi come di quelli di Prodi, Mastella, come Gabriele D’Annunzio, è passato innumerevoli volte dalla destra alla sinistra e, poi, dalla sinistra alla destra. Gridando, ogni volta, come il Vate, «Vado verso la Vita!». Più che un «Rieccolo», Clemente, ormai, è diventato un vero «Immortale».