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 2016  marzo 16 Mercoledì calendario

Nella mega piscina dove si testano le navi durante le tempeste

La grande scuola di ingegneria di Nantes, prestigiosa università francese, si è arricchita di una nuova cattedra internazionale di ricerca sulle tematiche legate alla sicurezza navale e al miglioramento delle performance energetiche delle navi. Una questione non da poco se si tiene presente che il comparto dei trasporti marittimi sta assistendo ad una corsa al gigantismo, con la progettazione di portacontainer lunghi 400 metri che pongono questioni importanti sulla progettazione e la sicurezza.
La nuova cattedra è stata finanziata dall’ufficio Veritas, gruppo specializzato nella classificazione e certificazione delle imbarcazioni.

In realtà, più che una cattedra, la scuola di Nantes si è dotata di un nuovo laboratorio di ricerca, con un budget di 7,5 milioni in dieci anni. E si appoggia al dipartimento di ingegneria di Nantes, che è già un riferimento a livello mondiale per gli studi idrodinamici sulle navi che conduce per simulazione, utilizzando modellini in un bacino d’acqua dove vengono ricreate le onde, piuttosto che ricorrere a modelli al computer. Il comportamento delle onde che si infrangono sulla superficie delle imbarcazioni è difficile da tradurre in un modello.
Il bacino delle onde di Nantes è il segno dell’eccellenza di questa scuola. A finanziarla anche Veritas, gruppo specializzato nella classificazione e certificazione delle navi. E, inoltre, Veritas ha associato al Centro di Nantes per le prossime ricerche, la propria società Hydrocéan. Fondata nel 2007 da Erwan Jacquin, un ex della scuola di Nantes, Hydrocéan è diventato il riferimento imprescindibile, in Francia, per l’aiuto all’ideazione di nuovi equipaggiamenti marini e di imbarcazioni, grazie alla simulazione numerica. È importante capire il comportamento meccanico dei fluidi, aria e acqua, sulle imbarcazioni. Una questione assai complessa. E grazie ai modelli numerici sviluppati a Nantes i ricercatori possono simulare l’impatto delle onde molto forti sulle sovrastrutture di una nave con lo scopo di individuare i punti potenzialmente da rinforzare nel momento della progettazione. I codici numerici sono preziosi per concepire le forme dell’imbarcazione, in maniera da ottimizzare per ridurre la forza di trascinamento e dunque i costi del carburante per gli armatori. Grazie ai modelli numerici si può modernizzare anche una nave esistente, guadagnando il 10-15% di efficienza. Per fare simulazioni più rapide e precise, il centro di Nantes si è dotato di un supercalcolatore da 2,5 milioni di euro.