Corriere della Sera, 16 marzo 2016
Una nuova formula (riuscita a metà) per portare il teatro in televisione
Rappresentare il teatro in tv non è mai stata un’impresa facile: a parte alcune lodevoli eccezioni (si cita sempre l’Orlando Furioso televisivo di Luca Ronconi, del 1974) l’impressione è spesso stata quella di un’incomunicabilità, di una distanza irrimediabile. Molto difficile, per esempio, è far funzionare le riprese integrali di spettacoli dal vivo, perché la tv fa perdere irrimediabilmente quel senso di «qui e ora», quella comunanza di un pubblico raccolto a osservare e ascoltare in uno stesso luogo, che è anche quello degli attori.
Spesso poi, i ritmi dei due media non coincidono, perché la comunicazione televisiva necessita di velocità per cavalcare una curva d’attenzione ridotta e il teatro invece sceglie spesso il ritmo lento della riflessione. Meglio allora provare ad aggirare questi problemi e inventarsi una formula più televisiva come ha fatto Inseguendo Shakespeare, la serie di Sky Arte Hd dedicata al racconto della vita, della personalità e soprattutto della poetica del sommo poeta inglese (lunedì, 21.10).
L’occasione è quella della celebrazione dei quattrocento anni dalla morte del Bardo e l’idea è stata quella di costruire una serie di episodi con protagonisti sei professionisti del teatro contemporaneo. Sono stati chiamati a commentare le opere di Shakespeare che sentono più vicine, a raccontare la vita del poeta e drammaturgo visitando anche i luoghi che più hanno avuto importanza per la vita artistica e misteriosa del poeta, cercando corrispondenze tra la vita e l’opera.
A questo racconto si affiancano le interpretazioni di brevi scene del teatro shakespeariano. Una scappatoia, non una soluzione. Anche un po’ noiosetta. Nella prima puntata, la narrazione è stata affidata a Joely Richardson, che ha costruito un affascinante viaggio alla scoperta de La dodicesima notte e Come vi piace, affiancata da studiosi e attrici inglesi come Vanessa Redgrave (sua madre) ed Helen Mirren.