La Stampa, 16 marzo 2016
Come cambia il tempo nel mondo, dal caldo record alle tempeste di pioggia passando per il Co2 che non smette di aumentare
Piogge di portata ultrasecolare, fino a 531 mm da lunedì 7 a venerdì 11 marzo a Monroe, hanno scatenato storiche alluvioni in Louisiana, con livello idrico record lungo il fiume Sabine dall’inizio delle misure nel 1884, centinaia di strade interrotte e migliaia di evacuati; colpiti anche Texas orientale, Mississippi e Arkansas, 5 vittime negli Stati del Sud.
L’evento è stato causato dall’apporto di aria eccezionalmente carica di umidità da Pacifico e Golfo del Messico. Tempeste di pioggia e vento anche sulla costa occidentale, centomila utenti senza elettricità nello stato di Washington, dove l’inverno è stato piovosissimo (da novembre a febbraio 836 mm a Seattle, rispetto a una media di 530 mm) mentre, in California, Los Angeles ha dovuto accontentarsi di 115 mm, meno della metà della norma, e nonostante un lieve miglioramento grazie alle piogge indotte da «El Niño» il 60% del Paese resta in condizioni di siccità estrema.
Precoce primavera nel Nord-Est, temperatura massima di ben 26 °C giovedì 10 marzo a Central Park, mai registrati così presto. Eccezionali nubifragi con grandine e vento fino a 130 km/h mercoledì 9 marzo negli Emirati Arabi, incluse le città di Dubai e Abu Dhabi: inconsuete urban-flood, centinaia di incidenti stradali, scuole chiuse, almeno una vittima, e i 294 mm caduti in 24 ore ad Al-Ain corrispondono a quanto piove di norma in 4 anni in questo territorio desertico! Tempeste anche in Oman (3 morti per lo straripamento di fiumi), e violento temporale alluvionale venerdì 11 marzo pure sulle misere periferie della megalopoli brasiliana di San Paolo, qui 19 vittime per inondazioni e frane. A livello globale febbraio ha di nuovo battuto i precedenti record di caldo, superando di 1,35 °C la media del trentennio 1951-80 secondo la NASA, e ponendosi mezzo grado oltre il vecchio primato del febbraio 1998, un’enormità per il clima terrestre.
Inoltre, un miglioramento del metodo di calcolo delle temperature da satellite ha corretto al rialzo le stime del recente riscaldamento atmosferico, ora coerenti con quanto osservato dagli strumenti in superficie, facendo crollare uno degli ultimi cavalli di battaglia dei negazionisti dei cambiamenti climatici. Peraltro la concentrazione di CO2 all’osservatorio del Mauna Loa (Hawaii) nel 2015 è cresciuta di 3,05 parti per milione rispetto al 2014, un’impennata mai rilevata prima in 58 anni di misure.