Corriere della Sera, 15 marzo 2016
«Ho parlato a Giorgia come se fosse mia moglie. Volevo tutelarla». Intervista a Bertolaso che ha detto alla Meloni che è meglio che faccia la mamma
Alle cinque del pomeriggio, Guido Bertolaso è in giro per la città: «Sto continuando la campagna elettorale, certo».
Ma le frasi sulla Meloni «mamma» non sono un autogol clamoroso?
«Guardi, ho parlato di una donna a cui voglio molto bene e che stimo».
La sua uscita è quantomeno infelice, mezzo Parlamento le si è scagliato contro...
«Sua moglie fa politica?».
No, ma che c’entra?
«Ecco, ho parlato a Giorgia come se fosse mia moglie. La campagna elettorale è un impegno gravoso, dalle sei del mattino a mezzanotte, bisogna andare in giro tra buche, topi, sporcizia, campi rom».
E quindi?
«Ecco, mia moglie cercherei di tutelarla, proteggerla, coccolarla, anziché mandarla in tutti i Municipi romani. Ho parlato in sua difesa, niente altro».
Sarà. Ma è stato accusato di maschilismo, misoginia, scarsa sensibilità. Sicuro di non aver sbagliato?
«Le ho detto semplicemente: fai la mamma, che è la cosa più bella della vita. Non certo, fai la mamma e levati dai piedi... Che io sia poco sensibile o attento al lato umano, poi, è una bugia. Mi ero ritirato perché la mia nipotina stava male».
Vi siete sentiti con la leader di FdI?
«No, non volevo disturbare. Ma domattina (oggi, ndr ) le manderò un mazzo di rose».
Gaffe o non gaffe, Salvini non la sosterrà.
«Di Salvini non mi importa nulla. Ho il gradimento dei romani: c’è chi sta rosicando, se ne faccia una ragione».
Se si riferisce alle gazebarie, sui 47 mila e passa votanti dichiarati – che in un suo tweet sono diventati per errore 470 mila – ci sono molti dubbi.
«Facciamo anche una tara del 10%. Ma la gente c’era, ed era vera. Non era Salvini che voleva sentire i romani? L’ho fatto, e non cambio idea, io».
Se Berlusconi le chiedesse di ritirarsi?
«Sarei l’uomo più felice della Terra. Tornerei in Africa ad occuparmi dei miei bambini malati, senza remore o rimorsi».