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 2016  marzo 14 Lunedì calendario

Abbandonata sull’A26 dopo un lite con il marito, muore investita

Dopo una lite furibonda ha lasciato la moglie in autostrada, in una piazzola con la sua borsetta e nient’altro. Lui ha continuato a guidare verso casa, direzione Aosta. Lei, invece, si è messa a camminare lungo la corsia di emergenza, al buio, con le auto che le sfrecciavano accanto. Ancora arrabbiata, scossa. Ha percorso una ventina di chilometri. Poi, in una curva, un automobilista di 67 anni di Alessandria l’ha centrata in pieno, uccidendola. Erano le 5 di ieri quando il 118 è arrivato sul posto, lei era già deceduta. «Me la sono trovata di fronte all’improvviso, in piena curva, l’ho vista addosso, non ho potuto fare niente» ha raccontato l’uomo agli agenti della polizia stradale. La vittima si chiamava Claudia Tolu, aveva 37 anni, e viveva ad Aosta con il marito, Nello Alfonso Caputo, 47 anni compiuti da pochi giorni. L’incidente si è verificato sull’autostrada A26 Genova-Gravellona Toce, tra i caselli di Casale Monferrato Sud e Nord. L’investitore ora è indagato per omicidio colposo. Mentre Caputo, il marito, per concorso in omicidio colposo. Da ieri è ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Aosta, sotto choc. «Piangeva e continuava a ripetere “m’ammazzo, io mi ammazzo”», racconta la polizia di Aosta che ha collaborato con i colleghi piemontesi. Lo hanno avvisato ieri mattina, lui era già in Valle ma quando lo hanno cercato, a casa non l’hanno trovato. Ha dormito in auto, sono stati i suoi vicini a dirgli che era venuta la polizia perché era successo qualcosa alla moglie. È corso in questura, agitato, spaventato. Solo allora gli agenti hanno scoperto che i due stavano rincasando assieme, solo allora hanno capito che il marito l’aveva lasciata in autostrada, in piena notte. Prima cercavano auto abbandonate in zona, si pensava ad un suicidio. L’uomo dopo aver lasciato la moglie a piedi, ha continuato a guidare, senza fermarsi, fino ad Aosta. Ieri non è riuscito a spiegare più di tanto cosa fosse successo e perché. «Abbiamo litigato, lei è scesa», ha detto questo e poco più, poi è stato preso dalla disperazione e dal senso di colpa e lo hanno portato in ospedale. La salma della donna ora è nella camera mortuaria di Casale Monferrato, sui fatti indaga la procura di Vercelli con il pubblico ministero Francesco Alvino, nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia. 
La notizia ha lasciato senza parole gli amici della coppia. «Erano affiatati, sempre sorridenti, si capivano con uno sguardo», dice un’amica. Condividevano la passione del canto e ogni sabato andavano in un locale di Saint-Vincent, il Summer Pub, per il karaoke. «Non mancavano mai, erano una presenza fissa», raccontano i titolari che sabato hanno notato la loro assenza. L’uomo al canto aggiungeva la passione per il pianoforte. Musica e canzoni hanno riempito la loro vita. Erano sempre insieme, ormai da anni. La donna aveva anche una figlia, Ana, di 18 anni. Insieme con il marito, nel 2010, si erano anche candidati alle Comunali di Aosta, in lista con la Lega Nord, ma nessuno dei due era stato eletto. Insieme, sabato sera sono scesi a Poirino, poi si sono separati, tragicamente, al rientro.