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 2016  marzo 13 Domenica calendario

Sei scialpinisti travolti da una valanga in Alta Val Pusteria • La crisi cambia i consumi degli italiani • Scontri e botte al comizio di Trump • Manuel Foffo dice che voleva uccidere suo padre • Lo street artist Blu cancella i suoi murales a Bologna per protestare contro la mostra che usa le sue opere • Otto italiani su dieci sono soddisfatti del loro corpo

 

Valanga Sei scialpinisti - cinque italiani e un autriaco - sono morti ieri mattina sul monte Nevoso, in Alta Val Pusteria, travolti da una valanga larga 500 metri, sepolti nella neve a tremila metri di altezza. Una delle vittime, Matthias Gruber, di Valle Aurina, aveva sedici anni. Quando la slavina si è staccata sul posto c’erano quindici escursionisti. Otto non sono stati nemmeno sfiorati alla massa di neve, una è rimasta parzialmente sepolta e si è liberata da sola. Per gli altri sei invece non c’è stato nulla da fare (Angelucci, Cds).

Consumi La grande crisi ha stravolto i consumi delle famiglie: dal 2007 a oggi sono state costrette a tagliare la spesa annuale, passata da 23.737 euro a 22.882. La grande sforbiciata - in media vale 855 euro - è iniziata a tavola, spiega Confesercenti: la stretta sulla carne «pesa» 100 euro l’anno, quella sul pesce 74. Gli italiani hanno risparmiato pure in panetteria: quasi settanta euro. In compenso, hanno riempito i carrelli del supermarket di frutta e ortaggi (+16,4%). Un piccolo boom che non basta a compensare lo scontrino, più leggero di 91 euro. Il budget per alberghi e ristoranti è crollato di 304 euro, quello per trasporti e carburanti - qui, però, ci sono anche effetti legati al prezzo delle materie prime- di 1290 euro. Qualche settore è cresciuto: le spese per la cura della persona, e soprattutto quelle per servizi di assistenza sociale (+945 euro) (Bottero, Sta).

Trump L’altra sera Trump ha dovuto annullare il comizio nell’Università dell’Illinois, a Chicago. Per la prima volta si è trovato di fronte una protesta numerosa e organizzata. Centinaia di manifestanti fuori il «Pavillon», mentre diverse decine di attivisti, quasi tutti giovani, sono riusciti a entrare nel palazzetto dove circa 8-9 mila fan aspettavano il leader. Slogan, insulti da una parte all’altra. Spintoni, qualche scazzottata. La polizia ha faticato parecchio per sedare la rissa. Incidenti anche all’esterno. Bilancio fornito dalle forze dell’ordine: 2 agenti feriti, cinque arresti e, fatto inedito in questa campagna, raduno cancellato. Il magnate dice di aver subito «un’aggressione organizzata in modo professionale»: «La gente che viene a sentirmi è pacifica. Sono stati i supporter del nostro amico comunista Sanders a disturbarci» (Sarcina, Cds).

Foffo Manuel Foffo, che ha ucciso, insieme a Marc Prato, il 23enne Luca Varani, al pm: « Volevo uccidere mio padre, forse per questo ho combinato tutto questo, volevo vendicarmi di lui. Il momento in cui ho perso il controllo di me stesso credo sia quando tra me e Marc è uscito l’argomento di mio padre. Io e Marc abbiamo iniziato a parlare a lungo di mio padre e questa cosa mi ha fatto “venire il veleno”, avevo una forte rabbia interiore. Mi sento una persona incompresa. Una forte incomprensione che unita ad alcol, droga e nervosismo mi ha fatto fare quel che ho fatto». «A 18 anni ha regalato a un altro il mio motorino che ho amato tanto. Poi volevo una Yaris, ma lui mi diceva che era poco resistente. Ho un forte risentimento verso di lui perché entrambi vogliamo avere ragione». Manuel si sentiva poi messo ai margini dal padre nella gestione del ristorante, cosa per la quale gli viene preferito il fratello Roberto. È lui l’unico che Foffo «salva» della sua famiglia: «Mi spiace per lui, ha una carriera davanti, adesso tutti lo ricorderanno per questo. Mia madre, invece, credo che abbia problemi psichiatrici. Io mi sento un incompreso» (Fiano, Cds).

Murales Uno dei più noti esponenti della street art in Europa, Blu, ha cancellato con una mano di vernice grigia gli affreschi che anni fa aveva «regalato» a Bologna. È la sua risposta alla mostra «Street Art. Banksy & Co.» promossa da Genus Bononiae e da Fondazione Carisbo, che aprirà venerdì e si è appropriata di quattro sue opere, staccate dai muri su cui le aveva dipinte. E bollata dal collettivo di scrittori Wu Ming (al cui sito Blu rimanda) come «l’ennesima privatizzazione di un pezzo di città» e «la trasformazione della vita e della creatività di tutti a vantaggio di pochi». «A Bologna non c’è più Blu e non ci sarà più finché i magnati magneranno. Per ringraziamenti o lamentele sapete a chi rivolgervi», ha scritto Blu sul suo blog mentre i ragazzi dei centri sociali Xm24 e Crash passavano all’azione ripassando con una mano di grigio le sue opere sparse per la città. A cominciare dal grande murale dipinto sulla parete esterna dell’Xm24, in zona Bolognina, una scena di guerriglia urbana dagli elementi paradossali come la maschera di Dart Fener confusa nella folla dei manifestanti. Oppure l’immagine di un grosso roditore in via Capo di Lucca (Giubilei, Sta).

Corpo Da uno studio del Censis risulta che gran parte degli italiani, l’85%, è soddisfatta del proprio corpo. Il 42% afferma «sono soddisfatto, il mio corpo è come lo desidero», il 43% dice «mi apprezzo, anche se il mio corpo non è proprio come vorrei che fosse». Nel mezzo, un 15% che non si piace affatto. La soddisfazione fisica di sé corre di pari passo all’età. Se i Millennials (18-34 anni) si piacciono integralmente, già i Baby Boomers (35-64 anni) sono meno decisi (solo il 41% non cambierebbe nulla di sé), e oltre i 65 anni si riduce ad un 36% il campione che si guarda allo specchio senza rimpianti. Parlando di desideri, i maschi amerebbero un corpo più atletico (41% dei casi), più magro (26%), muscoloso (20%). Le donne sono afflitte dal problema peso (55%), vorrebbero un aspetto più tonico (22%) e giovane (21%), ed essere più alte (18%). Mentre per gli “aged” dalla mezza età in poi, ciò che conta è avere un fisico che resiste all’età (De Luca, Rep).

(a cura di Roberta Mercuri)