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 2016  marzo 11 Venerdì calendario

Virginia Raggi, l’avversaria che piace anche al centrodestra

 È Virginia, non è Virginia Wolf ma a questo punto, se la Raggi fosse una scrittrice, sarebbe già partito il coro: «Questa Virginia de’ noantri è più brava di Virginia Wolf!». Tutti pazzi per Raggi. È brunetta, quindi non somiglia a Meg Ryan di «Tutti pazzi per Mary», ma la candidata grillina a sindaco di Roma piace quanto una star. Almeno nel centrodestra di quaggiù. Sarà grazie al filo di perle che porta al collo, che la rende visivamente moderata, assai diversa dalle erinni pentastellate e malvestite, e che la rendono un po’ Mara Carfagna e un po’ Maria Elena Boschi (altro mito estetico-antropologico dalle parti di Forza Italia, anche se non possono ammetterlo)? Oppure è il praticantato da avvocatessa che ha frequentato allo studio Previti che sta rendendo Virginia così popolare tra i moderati? Berlusconi, che è un talent scout, quando dice che «persone a me vicine me ne hanno parlato bene» allude naturalmente a Previti. E insomma: «Raggi non ha capacità amministrativa e risponde a leader inquietanti, ma è fotogenica ed è un buon avvocato». «Ah, sì? Non so come faccia a dirlo!», replica lei. Ma non è solo Silvio che parla bene di lei. 
ANTI-ROM
L’avvocato Taormina, un passato da parlamentare azzurro di punta, addirittura si lancia in paragoni storici: «Voto Raggi, e l’entusiasmo del movimento 5 stelle a Roma mi ricorda Forza Italia del ’94». Taormina neo-pentastelluto la vota, Pier Ferdinando Casini «ovviamente no», ma la Raggi piace anche al leader centrista: «È molto brava e a Roma può vincere». La Raggimania è anche in salsa lumbard. Proviene dall’Appio Claudio e vive nel quartiere romanerrimo di Ottavia la star Virginia? Per Matteo Salvini, questo non conta. Lui stravede per lei, e le regalerebbe la felpa (anche se Virginia non ne indossa: preferisce il look da studio legale) con la ruspa disegnata perchè «sui rom è molto brava, dice che devono andare via». Non solo. «Per Roma una come lei è perfetta – assicura Salvini – anche se non possiamo sostenerla». Ma al ballottaggio Salvini la Raggi la sosterrà, visto che «nel secondo turno voterei i grillini e non quelli del Pd». Di più: «Altro che Bertolaso. La Raggi buca lo schermo ed è un’altra categoria». 
LE DONNE
Si dirà: ma almeno le donne, per un pizzico d’invidia, parlano male della beniamina pentastelluta del centrodestra italiano. E invece, no. «È una persona perbene e capace», assicura Daniela Santanchè: «È un bravo avvocato e anche una mamma. Io voto Bertolaso, però la Raggi...». Anche The Economist voterebbe per lei. «Con la Raggi – si legge nelle pagine della rivista – il movimento italiano più anti-establishment diventa normale». Ancora: «Raggi è tutto l’opposto della ribelle e della populista». Magari i tory in Inghilterra la arruolerebbero o i Democratici americani? No, perchè sembra essere a destra il bacino dei suoi fan. Anche se lei assicura: «Le cose che diciamo piacciono sia a destra sia a sinistra. Tutti possono votare per noi». Conferma la grillina Lombardi: «Virginia piace a tutti, non solo a destra». Ma lì di più. Infatti Michele Anzaldi, alter ego di Giachetti, twitta: «Praticantato da Previti, sostegno da Taormina, complimenti da Berlusconi. Raggi candidata di centrodestra, elettori M5S truffati». E il senatore Pd, Stefano Esposito: «Con Raggi, Studio Previti e Studio Casaleggio Associati». Ma la passione dei berluscones è inscalfibile e sembra di sentirli fischiettare: «Virginia on my mind».