11 marzo 2016
I nuovi provvedimenti espansivi della Bce • Effettuate le autopsie sui corpi di Fausto Piano e Salvatore Failla • Tutti quelli che sono passati nella casa dove è stato ammazzato Luca Varani • I verbali di Marc Prato • L’Egitto invita gli inquirenti italiani a indagare sulla morte di Regeni • Aumento l’importazione di olio tunisino • Lavazza compra il colosso francese del caffè
Bce La Banca centrale europea, a un anno dalle decisioni prese per immettere liquidità nei mercati, ha adottato nuovi provvedimenti espansivi. La Bce, che negli ultimi 12 mesi ha acquistato titoli di Stato nell’area euro per 60 miliardi al mese, lo farà, a partire da aprile, per 80 miliardi al mese. E gli acquisti saranno estesi, per la prima volta, alle obbligazioni emesse dalle imprese a patto che abbiano un rating adeguato (investment grade). Sarà «un comitato a decidere quali imprese sono candidabili», ha precisato Draghi. La Bce ha inoltre tagliato, con effetto dal prossimo 16 marzo, i tre principali tassi di interesse: il tasso di rifinanziamento dallo 0,05% a zero; quello sui depositi da -0,3% a -0,4% e quello sulla liquidità a brevissimo termine dallo 0,3% allo 0,25%. Per favorire il credito alle imprese e alle famiglie, la Bce ha anche deciso di lanciare 4 nuove operazioni Tltro (Targeted long term refinancing operations) cioè prestiti a lungo termine (4 anni) alle banche a tassi che potranno scendere fino a -0,4%. Il tasso sarà tanto più vantaggioso per le banche quanto più queste faranno credito. Le 4 Tltro si svolgeranno da giugno 2016 a marzo 2017. E fino a marzo 2017 durerà il programma di acquisti mensili di titoli. Le prime dichiarazioni che arrivano dalla Germania sono negative. Le Borse hanno reagito inizialmente con un balzo che poi si è annullato. Piazza Affari ha chiuso con un -0,5%. Peggio Parigi (-1,7%), Francoforte (-2,31%) e Londra (-1,78%). Euro in rialzo a a 1,08 dollari (Marro, Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]
Autopsie I corpi di Fausto Piano e Salvatore Failla sono stati portati al Policlinico Gemelli per le autopsie. Luisa Regimenti e Orazio Cascio, consulenti della famiglia di Failla: «Chi ha svolto l’autopsia di Failla non ci ha lasciato molto per poter ricostruire come il nostro connazionale è morto non ci sono arrivati gli abiti, non ci è arrivato il video dell’autopsia e sono stati asportati lembi di pelle attorno ai fori di proiettile che ci impediscono di capire se siano d’entrata o d’uscita. E di conseguenza da quanti colpi la vittima è stata raggiunta. Così non possiamo stabilire nemmeno la distanza da dove siano stati sparati, né da quale direzione». Comunque i medici italiani hanno potuto osservare che Failla è stato colpito sulla parte sinistra del corpo, forse da un Kalashnikov, forse mentre era seduto su un pick up dei sequestratori: colpi singoli gli hanno fratturato prima un braccio e una gamba provocandogli poi ferite letali al torace e a un fianco. Sul corpo di Fausto Piano sembrano esserci colpi di miragliatore, tutti alla parte alta del busto. In questo caso sono stati estratti pezzi di proiettile. Non ci sono ferite alle teste, dunque non sono stati giustiziati. Nessun rapporto è stato inoltre inviato dai medici libici, ma nemmeno dal medico italiano che avrebbe assistito all’autopsia (Frignani, Cds).
Varani/1 Durante i due giorni di droga e violenza che hanno portato all’uccisione di Luca Varani, nella casa di Manuel Foffo, oltre all’amico Marc Prato, sono passati altri uomini: uno spacciatore albanese, Giacomo (un romano residente a Milano, già interrogato nei giorni scorsi nel capoluogo lombardo), “Alex Tiburtina” (come era memorizzato il nome del militare sul telefonino di Foffo), e un altro misterioso personaggio. Da ieri i carabinieri cercano una ragazza bionda, di 25 anni, che venerdì mattina alle 7 è stata vista parlare da altri giovani con Varani sul treno Viterbo-Roma: potrebbe essere stata l’ultima persona ad averlo visto vivo (Frignani, Cds)
Varani/2 Dai verbali degli interrogatori di Marc Prato: «Sono andato a casa di Manuel martedì sera, con vestiti maschili e una borsa con una parrucca e altri abiti femminili, questa volta la droga l’aveva comprata lui. Poi serviva altra cocaina ed è venuto Giacomo che abbiamo mandato via. Io mi sono vestito da donna e siamo andati a dormire. Mercoledì abbiamo usato altra cocaina e abbiamo chiamato Alex: ho avuto rapporti anche con lui ed è andato via giovedì mattina. Non avevamo l’idea di nessun omicidio, non se n’era mai parlato nei nostri deliri. Manuel voleva che diventassi la sua bambolina, aveva anche il delirio di uccidere il padre. Quando aveva questi deliri io cercavo una terza persona. Così siamo usciti per cercare una “marchetta”, io sempre vestito da donna. Siamo andati a piazza della Repubblica, a Villa Borghese e a Valle Giulia, ma non abbiamo trovato nessuno. Non siamo andati in giro per uccidere. Non lo volevamo. Manuel voleva avere un rapporto estremo con lo stupro. Siamo tornati a casa alle 6.30 di venerdì mattina. Abbiamo chiamato Luca e gli abbiamo offerto 150 euro. Quando è arrivato gli ho aperto la porta sempre vestito da donna, lui ha cominciato a drogarsi con noi. Io e Luca abbiamo iniziato a fare sesso e Manuel assisteva. Lui ha bevuto il drink e ha iniziato a stare male, è crollato. Lo abbiamo messo sul letto e Manuel mi ha detto “strozzalo”, io ho provato, ma Luca si è ripreso, mi ha scansato e non sono riuscito a fermarlo e a quel punto Manuel è impazzito è andato in cucina, ha preso un martello e ha cominciato a colpirlo, ho cercato di calmarlo inutilmente. Poi ha preso un coltello e lo ha colpito ancora ma Luca non moriva... Gli abbiamo messo una coperta sul viso per non vederlo, respirava ancora in modo affannoso. Non potevo più sopportare tutto questo. Manuel voleva essere baciato in testa per avere la forza da me per uccidere Luca. Non voleva farlo soffrire, voleva solo ucciderlo. Poi mi disse: “Questa cosa ci legherà per la vita”» (ibidem).
Regeni Ieri mattina l’ambasciatore egiziano a Roma, Amr Helmy, si è presentato negli uffici del procuratore capo di Roma Giuseppe Pignatone per invitare gli inquirenti italiani al Cairo a indagare sulla morte di Giulio Regeni. Solo tra giorni fa il procuratore di Giza, Hossan Nassar, aveva detto che avrebbe continuato le indagini da solo. Il Parlamento europeo ha chiesto ieri all’Egitto di cooperare con l’Italia sul caso. Lo ha fatto con una risoluzione approvata a grande maggioranza in cui si «condanna con forza la tortura e l’assassinio in circostanze sospette del cittadino Ue Giulio Regeni» (Rep).
Isis Un pentito dell’Isis, che si fa chiamare Abu Hamed, ha mostrato a media tedeschi e inglesi i documenti sulle reclute dello Stato Islamico trafugati quando ne faceva parte. Stando a quando racconta, è un ex militante del Free Syrian Army convertito all’Is, e dall’Is deluso, tanto da convincersi a rubare i documenti sul reclutamento degli stranieri dal computer del capo dell’apparato di polizia interna, mettere tutto su una chiavetta usb e consegnarla ai giornalisti. Da una analisi sommaria di questa lista ristretta, emerge che i volontari provengono da 51 paesi e nel 72 per cento dei casi si tratta di arabi (485 volontari dall’Arabia Saudita, 375 dalla Tunisia, 140 dal Marocco, 101 dall’Egitto). Tra i combattenti stranieri, in testa i turchi con 57 reclute, secondi i francesi con 35, poi i britannici con 14. C’è anche una lista di 122 aspiranti kamikaze, tutti giovani nati tra il 1988 e il 1990. E tra questi, due nomi che hanno a che fare con l’Italia (Tonacci, Rep).
Olio/1 L’Europa, grazie a 500 sì, 107 no e 42 astenuti, ha tolto i dazi sull’olio tunisino e alzato le importazioni. Il Parlamento europeo ha fissato a 35mila tonnellate in più all’anno per due anni (oltre le 56.700 già previste da un’accordo Ue-Tunisia del 1995) le provviste di olio che potranno essere importate dalla Tunisia a dazio zero. Hanno protestato migliaia di agricoltori italiani, in strada con la Coldiretti a Catania. Il rischio ipotizzato è che un nuovo contingente agevolato di olio dall’estero alimenti il mercato delle sofisticazioni. La parlamentare del Pd, Colomba Mongiello: «Il mondo delle imprese è fatto di persone per bene, ma qualcuno classifica l’olio straniero come olio italiano. E lo vende come made in Italy». Il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ha ribadito ieri di essere «fermamente contrario a qualsiasi aumento permanente del contingente di olio tunisino», Roberto Moncalvo di Coldiretti: «L’attacco al made in Italy viene anche dalla contraffazione dei prodotti alimentari che solo nell’agroalimentare ha superato i 60 miliardi di euro, costando all’Italia trecentomila posti di lavoro» (Borrillo, Cds).
Olio/2 Gli Stati Uniti sono diventati il terzo Paese consumatore di olio d’oliva dietro Italia e Spagna, con un aumento del 250% dei consumi negli ultimi 25 anni, a 308mila tonnellate all’anno (ibidem).
Caffè Lavazza ha acquistato Carte Noire, gruppo francese del caffè. Si è trattato di un’operazione da 700 milioni di euro al giorno. Le attività Carte Noire in Francia valgono 250 milioni di fatturato, rappresentano il 20% delle vendite nei supermercati e dovrebbero far crescere i ricavi del gruppo torinese a 1,7 miliardi nel 2017. Il fatturato 2015 infatti dovrebbe aggirarsi intorno agli 1,4 miliardi in crescita dell’8% sull’anno precedente. Lavazza rileverà anche lo stabilimento di Lavérune, nel sud della Francia, che occupa 140 persone. Le conseguenze sugli impianti produttivi italiani dovrebbero essere positive. Perché accanto all’acquisizione francese Lavazza ha realizzato nei mesi scorsi uno shopping nei paesi baltici rilevando il marchio Merrild. La produzione per Danimarca e paesi del Nord Europa verrà fatta in Italia a Settimo Torinese (Griseri, Rep).
(a cura di Daria Egidi)