MilanoFinanza, 9 marzo 2016
Così Fca si libererà delle sue quote di Rcs
La cessione della quota di Rcs (16,7%) da parte di Fca ha avuto il suo primo passo ufficiale il 24 febbraio scorso quando presso lo studio Loyens&Loeff di Amsterdam è stata costituita Interim One Bv. Sarà infatti tramite questa società di diritto olandese (interamente posseduta dal Lingotto) che Fca avvierà la complessa operazione che rivoluzionerà il business editoriale della casa automobilistica (come annunciato la settimana scorsa) con l’uscita da Rcs e il contemporaneo ingresso della capogruppo Exor nel capitale de L’Espresso dove avrà una quota del 5%.
Secondo quanto emerge da un documento depositato da Fca alla Sec in vista dell’assemblea degli azionisti del Lingotto (in programma il 15 aprile ad Amsterdam) a Interim One Bv sarà girata l’intera quota Rcs ora in pancia a Fca e proprio in quella data ai soci del Lingotto sarà chiesto (è uno dei punti ufficialmente all’ordine del giorno dell’assemblea) di dare il proprio via libera alla separazione della newco dal Lingotto. In questo modo la scatola appena nata, prima girerà la quota Rcs ai propri soci completando il piano annunciato di uscita di Fca da Rcs e poi sarà dissolta una volta completato il proprio mandato. Un passaggio tecnico che non solo consentirà a Fca di disfarsi sin da subito del business editoriale e quindi di concentrarsi immediatamente sulla sola attività automobilistica (con positive ricadute in termini di m&a). Ma basando la newco in Olanda, Interim One Bv avrà anche i benefici fiscali assicurati dai Paesi Bassi.
Il documento inoltre dà elementi importanti per quanto riguarda la situazione economica di Rcs. In particolare la nota spiega che la Interim One Bv, che ha un consiglio di amministrazione costituito dai due manager Fca Fabio Spirito e Giorgio Fossati, ha registrato una perdita netta pro forma al 31 dicembre 2015 di 24 milioni. Considerando che la quota Fca in Rcs (che è stata caricata interamente nella Interim One Bv) era del 16,7%, significa che Rcs nel 2015 ha registrato una perdita stimata di quasi 144 milioni (143,7 milioni). Una cifra in linea con le previsioni degli analisti (attorno a 150 milioni) ma che ancora non aveva ufficialità. Infatti il 22 febbario la società editoriale milanese aveva reso noto soltanto dei dati preliminari sul bilancio 2015 (ricavi a 1 miliardo ed ebitda a 71,8 milioni) ma non aveva pubblicato informazioni sul risultato netto in attesa del cda del 22 marzo in cui il board sarà chiamato ad approvare il bilancio.
In questo quadro bisogna segnalare che ieri l’amministratore delegato di Rcs Laura Cioli ha spiegato che entro fine mese si potrà concludere la trattativa con le banche per la ristrutturazione del debito di Rcs.
Non solo, ma Cioli ha reso noto che per quanto riguarda la vendita della controllata spagnola Veo Television, il negoziato procede come previsto. «Come ho sempre detto venderemo al prezzo che desideriamo (almeno 50 milioni, ndr), le discussioni sono sempre aperte e ci sono diverse opzioni», ha fatto sapere la manager.
Tornando invece all’assemblea dei soci Fca, bisogna sottolineare che oltre alla separazione tra Fca e la newco Interim One Bv i restanti punti all’ordine del giorno il 15 aprile sono la conferma del consiglio di amministrazione del Lingotto con John Elkann in qualità di presidente e Sergio Marchionne di amministratore delegato. Oltre a loro dovrebbero essere inoltre confermati anche tutti i restanti componenti del cda. In aggiunta a questo, l’assemblea dei soci nominerà anche Ernst&Young come nuovo revisore contabile del bilancio.