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 2016  marzo 08 Martedì calendario

«Alexander Boettcher è un sadico, merita 26 anni di carcere»

La scarnificazione con il bisturi sulla coscia di Martina, la”A” di Alexander incisa sulla guancia della sua amante, i video in cui mozza la testa alle galline vive. Alexander Boettcher, dice il pm Marcello Musso, è «sadico, psicopatico, un rampollo perditempo e figlio di papà che ha dissipato le ricchezze di famiglia: si atteggia a dio con le donne, ma è la rappresentazione del male». Quindi nessuna attenuante ma il massimo della pena per le tre aggressioni – due con l’acido e una tentata evirazione di cui è considerato l’istigatore – per le quali l’ex broker è a processo: ventisei anni è la condanna chiesta dall’accusa, con le sue «menzogne» e la sua «professata innocenza» non ha mostrato «alcuna sensibilità» per le vittime.
Alex Boettcher e Martina Levato, la coppia dell’acido unita da un patto di sangue e da un figlio nato lo scorso agosto, sono già stati condannati a 14 anni per l’aggressione a Pietro Barbini. E a lei sono stati inflitti altri 16 anni di carcere nel procedimento bis con rito abbreviato. «Questo processo è un viaggio attraverso il dolore di vittime che inopinatamente si sono trovate a essere obiettivi di rapporti interpersonali segnati da sadismo, narcisismo, antisocialità e personalità criminale della coppia Levato-Boettcher», afferma il magistrato. La pena richiesta, spiega, «richiama quelle dei processi per omicidio ma nei casi di omicidio non c’è la stessa percezione del male, perché i corpi sono tumulati, mentre qui i corpi li abbiamo visti». Musso racconta dei video trovati nel telefono di Alex, lui che spinge Martina a bere urina, che la marchia a fuoco sulla natica, una «tortura, con gemiti di dolore da parte della vittima». Ma non è pazzo, Alexander. «Sadico, malvagio e psicopatico, tuttavia non per questo incapace di intendere e di volere», sostiene il pm. E dunque «pienamente responsabile degli atti che gli sono contestati».