MilanoFinanza, 5 marzo 2016
Quanto sono costati in questi anni i giornali alla Fiat?
Quanto è costata l’ultimo quinquennio dell’avventura editoriale della Fiat? Guardando i bilanci della Fiat (e dal 2014 di Fca), il conto della presenza nell’editoria tra svalutazioni, aumenti di capitale e investimenti dal 2011 a oggi ha superato i 400 milioni. Più nello specifico, l’investimento nella Stampa dal 2011 al 2015 (prima con l’insegna Itedi, poi dal 2012 come Editrice La Stampa e di nuovo nel 2015 come Italiana Editrice attraverso il matrimonio con la Società Edizioni e Pubblicazioni della famiglia Perrone, proprietaria de Il Secolo XIX) ha richiesto 39 milioni di nuovi investimenti e 70 milioni di aumento di capitale. Nel bilancio Fiat Chrysler del 2015, la società ha indicato che dall’acquisizione delle attività della famiglia Perrone, in sede di fusione sono emersi 54 milioni di avviamento.
Più salato il conto Rcs Mediagroup. Il valore del 10,09% di Rcs nel bilancio 2011 della Fiat era infatti di 131 milioni. L’anno dopo la svalutazione è stata di 35 milioni di euro, nel 2013 Fiat ha dovuto svalutare per 74 milioni e ricapitalizzare (salendo al 16,41%) per 94 milioni. Nel 2014 il bilancio ha registrato svalutazioni per altri 20 milioni e nel 2015 sono stati effettuati 94 milioni di investimenti. Tra svalutazioni, investimenti e ricapitalizzazioni, il conto di via Solferino è stato di 317 milioni, che sommati a quello delle attività torinesi conduce all’importo di 426 milioni. Il tutto per detenere il 77% della Italiana Editrice (valutata tutta intera circa 100 milioni nel deal con l’Espresso) e il 16,73% di Rcs che ai prezzi pre-annuncio oscillava intorno ai 50 milioni.