6 marzo 2016
La scroccona di Savona che mangia a sbafo. Ha 70 anni e in Liguria ha seminato il panico
La scroccona di Savona. La città ligure è sconvolta. Una «scroccona seriale» mangia a sbafo nei bar e nei ristoranti. Ha 70 anni, i capelli brizzolati, gonna lunga, scarpe da ginnastica, aspetto trasandato. La donna entra nei locali, ordina da mangiare, gusta i piatti fino all’ultimo boccone e al momento di pagare il conto bisbiglia: «Non posso pagare, mi spiace». I parsimoniosi esercenti si rivolgono alla madonnina collocata sulla Torretta, il monumento simbolo della città, e ripetono i versi di Gabriello Chiabrera: «In mare irato, in sùbita procella, invoco Te, nostra benigna Stella». Non pagare, in Liguria, è peggio di una tempesta. La scroccona è stata persino fotografata: fa tenerezza, mentre gusta un piatto di fritto misto, le mani ossute, lo sguardo chino sul piatto, avvolta in maglione di lana color tortora.
L’occasione fa lo scroccone ladro. È dietro il paravento dei rimborsi elettorali che si nasconde il vero «scroccone seriale», altro che vecchietta! Il verbo scroccare deriva probabilmente da «crocco», uncino, ed è una bella immagine del profittatore: uno che con l’uncino arraffa tutto quello che c’è da arraffare. Se non scrocca, mangia a ufo, sbafa, ruba... Lo scroccone (l’ écornifleur per i francesi) è un felice parassita, un ipocrita amante della cuccagna, un mangiapane a tradimento. Direi più simile a un professionista del settore che a una vecchietta magra come un’acciuga.
Claudio Vimercati per La Stampa
Prima c’era solo il suo volto. Ora sappiamo il suo nome e la sua storia. All’anagrafe è Giovanna Tondella, classe 1940, nata a Torino, ultima abitazione a Ceriale (Savona). Ci erano andati vicini i baristi e ristoratori gabbati («Avrà una settantina di anni...») descrivendo quella vecchina dai capelli brizzolati e lunghi, le mani ossute, l’aspetto un po’ trasandato e quelle calze di lana colorate e le scarpe da tennis bianche dalle quali non si separava mai. E’ lei che mangia a sbafo in bar e ristoranti.
Gli ultimi «colpi»
Cinque conti non saldati, nelle scorse settimane a Savona e Vado Ligure, e nel frattempo centinaia di messaggi su internet: «È una poverina, aiutatela»; «E’ una truffatrice». Una donna disperata piuttosto, che ha reagito così, come racconta ora il suo avvocato, Gian Maria Gandolfo di Albenga, anche per ripicca contro le Poste, contro la burocrazia, perché se perdi il libretto postale ti serve a nulla andare a protestare dal direttore, arrabbiarti e piangere. Passano dicembre, gennaio, febbraio, senza pensione. E ci si mette pure la giustizia. Giovanna Tondella finisce in carcere a Pontedecimo per una vecchia storia, una condanna a tre mesi per una spesa non pagata al supermercato, qualche anno fa. Uno di quei corti circuiti in cui cade la macchina giudiziaria. Hai cambiato paese, casa, non conoscono il tuo indirizzo, la sentenza non ti viene notificata e quando ti trovano, è per arrestarti. Giovanna in cella con una sola preoccupazione, per gli uccellini soli a casa. «Chi penserà a loro?» supplica gli agenti di chiamare l’Enpa. Sette giorni, poi la libertà, il ritorno a Ceriale e la questione con le Poste che va per le lunghe, il libretto bloccato e intanto si sono accumulate le bollette della luce, l’affitto, finiti anche gli ultimi soldi rimasti.
La decisione
Un incubo. Giovanna ne ha abbastanza. «Quei soldi della pensione sono i miei... Me li devono dare... - pensa-. Ma se vado in un bar, mangio e non pago chiameranno i carabinieri. Che vengano pure, così spiego come vanno le cose e magari quelli dell’ufficio postale a loro, ai carabinieri, le mia pensione la daranno». Scroccona per disperazione e ripicca. Ma le denunce non arrivano, anzi si scatena una gara di solidarietà per la misteriosa anziana della quale si conosce il volto, grazie a una foto scattata in un ristorante. I titolari di uno dei bar presi di mira dall’anziana, l’Olimpia di Savona, le offrono il pranzo gratis. Il vice sindaco di Seborga (nell’Imperiese), Flavio Gorni, l’aspetta nel suo agriturismo. Un negoziante di Savona le offre e verdura gratis. Il 1° marzo finalmente la questione con le poste si è sbloccata. Giovanna ha ricevuto la pensione, restano in ballo gli arretrati ma è un passo avanti. L’anziana salderà i conti con i bar? Ma intanto ha un’altra preoccupazione: l’hanno sfrattata, dovrà lasciare la casa di Ceriale: «Qualcuno può aiutarmi?».