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 2016  marzo 07 Lunedì calendario

Ora si scopre che anche Madonna ha un cuore, e che suo figlio Rocco gliel’ha spezzato

«Voglio essere Madonna ma il prezzo è troppo alto, troppo» cantava Sheryl Crow nel 1993, prima di diventare famosa, quando sognava – come tutte le sue colleghe – il trono di regina delle classifiche, dei video, del pop. Qual è il prezzo della fama globale, della leadership nelle vendite e nell’influenza sui costumi dei consumatori di musica, moda e cultura pop? Madonna aveva rinunciato da decenni alla sua privacy, a una parvenza di vita normale, cantante e ballerina e attrice ma soprattutto amministratrice delegata della sua azienda dal fatturato-monstre: non immaginava però che avrebbe dovuto rinunciare, un giorno, a suo figlio.
Rocco, uno dei suoi quattro bambini – due biologici e due adottivi – che adesso ha 15 anni ed è scappato da lei, dalle sue regole di mamma severa come lo sono a volte le celebrities timorose, dopo una vita di ribellione, di veder crescere i propri figli nel caos (Keith Richards razionava la tv alle figlie e proibiva loro le bibite gassate).
Madonna ha perso Rocco che vuole solo stare lontano da lei, a Londra, con il padre Guy Ritchie, l’ex «Mr. Ciccone» che dal divorzio ha incassato 58 milioni di euro e una bella magione nella campagna inglese (il Mail on Sunday sostiene di aver raccolto da amici della star una dichiarazione di resa: «Ho perso»).
Impressiona vedere Madonna, che ha insegnato grinta e indipendenza a due generazioni di artiste e ragazze, piangere sul palco di un concerto mentre dedica a Rocco La vie en rose. Fa tristezza leggere che Madonna manda via mail all’ex marito dettagliate richieste di supervisione sul ragazzo che resteranno pixel su un telefono, messaggi indesiderati in attesa di essere cancellati. Ritchie, email a parte, ha cestinato anche l’ingiunzione di un giudice americano: Rocco vuole restare nel Regno Unito e così sarà, tra poco avrà 16 anni e la legge britannica gli conferirà uno status molto simile a quello di un maggiorenne.
Trent’anni fa Madonna cantava «papà non farmi la predica», oggi – a 56 anni dichiarati – fa i conti con la solitudine della regina il cui trono musicale è stato preso – usurpato? – da cantanti che potrebbero essere sue figlie, Adele e Taylor Swift e Rihanna. Le principesse rampanti che hanno trovato la strada aperta faticosamente, trent’anni fa, da Madonna: la cantante che voleva decidere tutto, manager di se stessa, decisa a sopravvivere cavalcando con astuzia e cinismo una celebrità che attraverso i decenni aveva fatto tante vittime, quante vite e carriere stroncate dal peso della fama, del denaro, logorate dai tour mondiali e dall’amore soffocante dei fan.
La primogenita Lourdes, 19 anni, va all’università nel poco mediatico Michigan, lo Stato dove è nata sua madre, regalandole quello che Madonna ha definito uno dei momenti più gioiosi della sua vita – il privilegio di avere una figlia normale che fa cose normali, seguendo il volere della madre italianamente apprensiva.
Rocco invece frequenta, molto riluttante, un liceo privato inglese dopo essere rimasto per due mesi a spasso per Londra, facendosi i selfie sullo skateboard al parco con gli amici a metà mattina, la sera in discoteca brandendo un bottiglione di gin col sorriso smargiasso di suo padre e i sopracciglioni della madre prima del «makeover», molto seguito su Instagram. Anche dalla madre alla quale, al di fuori di quegli autoscatti, non fa sapere più niente di lui: quanto è alto, adesso, il prezzo di essere Madonna?