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 2016  marzo 05 Sabato calendario

L’attitudine all’omicidio, specie dopo il sesso, della vedova nera

Latrodectus mactans, cioè tipa che ti uccide con un morso, è il nome scientifico della vedova nera. Questo ragno, tra i più velenosi, ha infatti un’incoercibile attitudine all’omicidio, specie dopo il sesso. Ma solo le femmine, riconoscibili da una macchia rossa a forma di clessidra sul corpo tutto nero. Il maschio, piccolo e arancione, sembra essere ignaro, o forse intontito dal desiderio. Fatto è che generazione dopo generazione riproduce la stessa dinamica demente: tesse una tela e la addobba con il suo seme. Una volta completata l’opera, va a recuperarlo, e lo raccoglie su due piccoli arti che ha vicino alla bocca. Quindi, spensierato, va a rimorchiare. Se trova una femmina compiacente, la insemina. Generazione dopo generazione lei, col medesimo fastidio, lo accoppa. Poi chiude le uova in una sacchettino e lo appende alla ragnatela, in attesa che siano mature. Il morso della vedeva nera è indolore, ma può essere mortale anche per noi. Che però, superiori al ragno nella scala evolutiva, ci siamo fatti un antidoto. Ce lo spariamo in comode siringhe. Quanto all’accoppiamento, abbiamo derubricato la sua pericolosità su un piano quasi esclusivamente psicologico. Non moriamo quasi mai di sesso. Ma la nostra coazione a ripetere in ciò che dell’amore nuoce, somiglia a quella del ragno.