Il Sole 24 Ore, 16 febbraio 2016
La guerra del pomodorino
Il prezzo del pomodorino di Pachino crollato da 70 centesimi di euro a 30 centesimi, l’esasperazione degli agricoltori che sabato hanno manifestato davanti al mercato ortofrutticolo di Vittoria e molti di loro hanno già rinunciato a coltivare quello che fino a qualche anno fa veniva chiamato “l’oro rosso”. Sotto accusa l’Accordo Euromediterraneo che favorendo l’import di prodotto dal Marocco avrebbe causato danni enormi agli agricoltori siciliani.
Di questo si è fatto portavoce il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina al consiglio dei ministri europei dell’Agricoltura che si è svolto, ieri, a Bruxelles. Non c’è solo il pomodorino ovviamente perché l’altro tema scottante è quello che riguarda l’olio tunisino: in questo caso il Parlamento europeo il 25 febbraio, in sessione plenaria a Bruxelles, è chiamato a dare il via libera all’accordo che aumenta le importazioni dalla Tunisia. In ambedue i casi gli agricoltori chiedono interventi urgenti e in particolare per il pomodorino viene chiesta l’attivazione della cosiddetta clausola di salvaguardia ovvero la sospensione dell’Accordo Euromediterraneo. Una urgenza di cui si è fatta portavoce nei giorni scorsi l’eurodeputata del Pd Michela Giuffrida, che nel corso di un incontro con il ministro ha rappresentato quali e quanti fossero i problemi causati dall’attuale applicazione dell’Accordo Euromediterraneo: citando i dati della Federazione esportatori spagnoli nell’interrogazione presentata alla commissione l’esponente del Pd al Parlamento europeo parla di un incremento dell’import di pomodorino dal Marocco del 75% solo a gennaio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.