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 2016  febbraio 16 Martedì calendario

La signora Longari non è mai caduta sull’uccello

Per lanciare il ritorno di Rischiatutto, domenica sera Fabio Fazio ha invitato la signora Giuliana Longari, quella che si presentava in studio con strane mise, quella che sapeva tutto della storia romana, quella che… Quella che è passata alla storia del celebre quiz per una frase che Mike Bongiorno avrebbe pronunciato: «Ahi, ahi signora Longari, lei mi cade sull’uccello!». Dagli anni Settanta in poi, la battuta è stata ripetuta più volte, è stata usata in mille gag e Mike, sapientemente, non l’ha mai smentita, anzi.
Una consolidata tradizione giornalistica e popolare (negli anni ho ricevuto decine e decine di lettere di persone che giuravano di averla sentita) vuole che la signora Longari sia dunque caduta su una domanda ornitologica. È vero, non è vero?
Nel 2001 il Corriere mi chiese di fare una verifica su questa storia che già godeva di ampia letteratura, con certe varianti curiose: non erano uccelli generici ma rondini, non erano uccelli ma piselli. Alcuni indicano nelle concorrenti Maria Luisa Migliari di Calice Ligure, Anna Mayde Casalvolone di Torino e nella signora Capicchioni le vere destinatarie del celebre rammarico ornitologico. Nei ritagli stampa, poi, c’era di che sbizzarrirsi: fra le tante versioni, la meno volgare e più dotta era quella che riguardava L’uccello di fuoco di Stravinskij.
Ho passato qualche giorno nelle Teche Rai (allora dirette da Barbara Scaramucci), ma della battuta nessuna traccia. Non si può del tutto escludere che Mike abbia pronunciato la famosa frase, ma il destinatario non si trova. È dunque una leggenda metropolitana? E come è nata?
L’espressione diventa famosa nel 1976 con L’altra domenica di Renzo Arbore. Per prendere in giro i quiz televisivi, Arbore poneva domande strampalate al telefono. Chi sbagliava, «subiva» un coretto de Los Remedios (un’orchestrina di finti messicani) che, sull’aria di «Cielito lindo», recitava «Ahi, ahi signora Longari».