Corriere della Sera, 16 febbraio 2016
Zamparini, il Casanova del calcio
Ne ha scaricati 6 da agosto a oggi, per tornare al primo amore della stagione. Se fossero fidanzate e non allenatori, Maurizio Zamparini sarebbe l’indiscusso Casanova del campionato italiano. Con la media di un tecnico al mese, il presidente del Palermo, dopo la sconfitta interna con il Torino e l’approssimarsi minaccioso della zona retrocessione (distante 4 lunghezze), ha richiamato in panchina Beppe Iachini. Ovvero l’artefice della promozione in A due stagioni fa e di una salvezza senza patemi nel campionato scorso. Ma anche colui che fu esonerato a novembre dopo il successo sul Chievo. «Non c’era più la giusta intesa» si giustificò Zamparini. Che ha sedotto Ballardini, poi l’ha mollato per Viviani. Quindi ha telefonato a Schelotto che senza patentino avrebbe dovuto fare da tutor prima a Bosi poi a Tedesco. Ma dopo il rientro precipitoso in Argentina del sudamericano (avrebbe dovuto aspettare un anno per ottenere l’abilitazione e ora è in corsa per il Boca), in panca ha fatto sedere di nuovo Bosi. Fino a ieri mattina. «Chiedo perdono per questo mese di caos» si è giustificato il presidente dei siciliani. Che per l’11ª volta richiama nel corso della stagione un allenatore già esonerato (e perciò già a libro paga). Giusto per chiarire a chi pensava fosse amore e invece è solo interesse.