la Repubblica, 16 febbraio 2016
«Più che amici e meno che amanti». La Bbc svela il carteggio tra Wojtyla e Anna-Teresa Tymieniecka, una filosofa sposata
«Mia cara Teresa, ho ricevuto tutte e tre le lettere. Scrivi di sentirti combattuta, ma non posso trovare risposta a queste parole». E ancora: «Già l’anno scorso cercavo una risposta alle parole “ti appartengo”. E, finalmente, prima di lasciare la Polonia, ho trovato la via, uno scapolare. La dimensione in cui ti accetto e ti sento ovunque, in ogni genere di situazione, quando sei vicina e quando sei lontana».
Non sono che brevi stralci, parole sparse di una corrispondenza intensa fra un uomo e una donna del secolo scorso. Non due persone come tante, bensì Karol Wojtyla e l’accademica americana di origine polacca Anna-Teresa Tymieniecka, sposata con Hendrik S. Houthakker, professore di economia della Stanford University, e oggi scomparsa. Alle parole «ti appartengo», scritte dalla donna all’amico allora cardinale di Cracovia, Wojtyla risponde donandole un piccolo oggetto di devozione alla Madonna del Carmelo, una parte di sé in segno di un’amicizia speciale battezzata dallo stesso futuro Papa nel 1976 come «un dono di Dio».
La Bbc, che pubblica il carteggio (parte di un archivio venduto alla Libreria nazionale polacca dalla Tymieniecka nel 2008) all’interno del documentario “The secret letters of Pope John Paul II”, parla di «amicizia intima». Ma precisa da subito che nonostante ciò – «Tu parli di essere separati, ma io non so trovare risposta a queste parole», scrisse Wojtyla alla donna – non vi è alcuna «traccia che il Papa abbia rotto il suo voto di castità». Tymieniecka, ipotizza l’emittente, avrebbe mostrato i suoi «intensi sentimenti» per Wojtyla che invece avrebbe cercato di dare una direzione più amichevole al rapporto. Una nota confermata anche da un fatto: l’amicizia fra i due era nota in Vaticano tanto che arrivò – senza creare problemi – anche sul tavolo della Congregazione per le cause dei santi che ha studiato il processo di canonizzazione del Papa polacco. Mentre della cosa, tempo prima, aveva già dato notizia il bestseller “Sua Santità” di Carl Bernstein e Marco Politi.
L’amicizia fra i due nacque nel 1973, quando la filosofa contattò il futuro Papa, che allora era arcivescovo di Cracovia e cardinale, per mostrargli il suo ultimo libro. Tymieniecka, che viveva negli Stati Uniti, arrivò poi in Polonia per presentare la sua opera. Poco dopo Wojtyla e la filosofa, entrambi cinquantenni, cominciarono a corrispondere. Lettere prima formali e poi sempre più personali. I due lavorarono anche insieme su un libro di Wojtyla, mentre alcune foto li ritraggono passeggiare in montagna, sugli sci e anche in campeggio con un gruppo di altre persone. Nel 1974 lui le scrisse che aveva riletto quattro delle lettere che lei gli aveva inviato in un mese perché erano così «significative e profondamente personali». Nel 1976, Tymieniecka ospitò con la sua famiglia Wojtyla quando il cardinale andò negli Stati Uniti per una conferenza.
Greg Burke, vice direttore della sala stampa vaticana, spiega che «non c’è da meravigliarsi che Giovanni Paolo II abbia avuto amicizie strette con diverse persone, sia uomini che donne. Nessuno quindi si può dire sconvolto da questa notizia». Così anche George Weigel, il più importante biografo di Giovanni Paolo II, dice a Repubblica che «i due erano soltanto amici», e che «l’espressione “ti appartengo” non è altro che il segno di una stretta amicizia». In merito interviene anche il cardinale Stanislaw Dziwisz, segretario di Wojtyla: «Chi ha vissuto accanto a Giovanni Paolo II sa bene che non c’è spazio per nessuna dietrologia maliziosa».
Carl Bernstein intervistò ripetutamente la donna, che negò qualsiasi coinvolgimento sentimentale con il Papa e descrisse il loro rapporto di semplice «reciproco affetto». «Direi che sono stati più che amici ma meno che amanti», chiosa invece Edward Stourton, il giornalista della Bbc autore del documentario.