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 2016  febbraio 13 Sabato calendario

Papa Francesco incontra il patriarca di Mosca • Vacilla l’accordo sulla Siria • Il centrodestra a Roma candida Bertolaso • In dieci anni il 9% dei processi è andato in prescrizione • S’indaga sulla morte dell’avvocato di Buffon • Ikea non paga le tasse • In Italia troppe studentesse di famiglie islamiche smettono di studiare • Cassano era un sessodipendente • Trapiantato il fegato di una novantaquattrenne


Papa All’Avana, in una saletta dell’aeroporto, alle ore 14.25 (le 20.25 in Italia) papa Francesco e il patriarca di Mosca, Kirill, si sono incontrati. Si sono abbracciati e baciati tre volte. Il presidente cubano Raúl Castro, col sostegno di Putin, ha offerto l’isola come terreno «neutro» e accolto sulla pista il Pontefice che faceva tappa prima di proseguire per il suo viaggio in Messico. La divisione più grande della Chiesa dura da un migliaio di anni, dal «Grande Scisma» tra Occidente e Oriente del 1054. Poi la revoca delle scomuniche reciproche, il 7 dicembre 1965, e cinque decenni in attesa di questo momento. Ieri ci sono state due ore di colloquio privato e la firma di una «dichiarazione congiunta». Assieme a Francesco e Kirill, c’erano anche il metropolita Hilarion, direttore delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, e il cardinale svizzero Kurt Koch, protagonisti per mesi di trattative riservatissime. L’incontro «segnerà una tappa importante nelle relazioni delle due Chiese», hanno spiegato le due diplomazie in una nota. Francesco ha donato a Kirill un reliquiario con una reliquia di San Cirillo e un calice; il Patriarca di Mosca ha portato al Papa una copia, più piccola dell’originale, della Madonna di Kazan. L’incontro arriva alla vigilia del Sinodo panortodosso che dopo più di mille anni si riunirà in giugno a Creta. Bartolomeo, patrarca di Costantinopoli, da Istanbul: «Pregando per i miei fratelli in Cristo, papa Francesco e il patriarca Kirill. Contento che il dialogo iniziato nel 1964 con Atenagora e Paolo VI continui a dare i suoi frutti» (Vecchi, Cds).

Siria L’accordo sulla pace in Siria già vacilla dopo le parole di Assad, che ha detto che si riprenderà «l’intero Paese», ovviamente con la forza. Gli attacchi e i bombardamenti, dunque, continueranno. Ma si può sperare nell’arrivo di aiuti umanitari (Taino, Cds).

Bertolaso Il centrodestra candiderà a Roma Guido Bertolaso. Con una nota congiunta, ieri sera, Berlusconi, Salvini e Meloni hanno chiesto all’ex capo della Protezione civile la disponibilità a guidare da candidato sindaco «un’ampia coalizione di centrodestra aperta anche al contributo delle migliori risorse della società civile, del mondo delle imprese e delle categorie, delle professioni e del volontariato». Bertolaso ha accettato «per ridare decoro e prestigio ad una città ormai ridotta davvero in condizioni di emergenza, per amore di Roma, per la sua storia e per il rispetto che i romani meritano». Roberto Giachetti: «Bertolaso è una persona che conosco, competente, ha fatto il subcommissario al Giubileo, ci ho lavorato insieme e ne conosco tutte le qualità» (Di Caro, Cds).

Prescrizione In dieci anni, secondo dati elaborati dal ministero della Giustizia, il 9,2% dei processi è andato in prescrizione. Dall’approvazione della legge ex Cirielli sulla prescrizione breve, «il totale dell’ultimo decennio», parla di 1.468.220 prescrizioni. Si parte con le 189.588 del 2005, per calare progressivamente alle 113.671 del 2012. Ma dal 2013 il trend cresce, 123.249 nel 2013, e siamo alle 132.296 di due anni fa. La prescrizione è il tempo, stabilito per legge, concesso allo Stato per perseguire un reato ed esercitare l’azione penale. Se quel tempo si esaurisce non è più possibile indagare. I dati complessivi del 2014 dicono che ci sono oltre 80mila fascicoli che si chiudono nella fase delle indagini preliminari, 23.740 che non riescono a superare il giudizio di primo grado. Altri 24.304 si chiudono durante il processo di appello. In Cassazione, dove la gestione delle prescrizioni è praticamente matematica, si chiudono solo 930 casi. L’incidenza tra processi definiti e processi prescritti mette al primo posto Torino, con il 34,3 per cento. All’ultimo Bolzano con lo 0,4 per cento. Tra i poli opposti ecco Milano attestata l’11,1%, Bari con il 9,2%, Napoli ferma all’8,8%, Palermo al 6,3%, Catania al 5%, Firenze e Roma affiancate con 4%, Caltanissetta è al 3%, Gela al 2,1%, Napoli Nord all’1,7%, Aosta all’1,4%, l’Aquila all’1,3 per cento (Milella, Rep).

Testamento A La Spezia è stata arrestata Marzia Corini, anestesista a Pisa, sorella dell’avvocato Marco Valerio Corini, amico e legale del portiere della Juve Gigi Buffon, ex presidente dello Spezia Calcio, difensore, durante i processi per le violenze del G8 di Genova, dei vertici della polizia. Motivo dell’arresto: la donna avrebbe provocato la morte del fratello, ammalato di tumore in fase terminale, somministrandogli forti dosi di oppiacei. In più, insieme a lei, è accusata un’avvocatessa, che avrebbe convinto il malato a cambiare il testamento in favore della sorella, a discapito della ragazza con cui era fidanzato e che avrebbe voluto sposare prima di morire. Le indagini sono partite proprio dalla denuncia della fidanzata di Corini che ha sostenuto come nel testamento scomparso l’avvocato l’avesse nominata erede lasciando alla sorella solo la quota di legge (Dellacasa, Cds).

Ikea Uno studio commissionato dal gruppo dei Verdi del Parlamento Ue dice che l’Ikea in Europa ha evaso tasse, tra il 2009 e il 2014, per almeno un miliardo di euro. Per il solo 2014 il mancato incasso fiscale dai profitti di Ikea si traduce in una perdita di 36,6 milioni di euro per la Germania, 23,8 per la Francia, 10,1 per la Svezia. Ciò è possibile grazie a un complesso schema societario con triangolazioni tra Olanda, Lussemburgo e Liechtenstein (Amato, Rep).

Studentesse I dati del Miur su frequenze e abbandoni scolastici mostrano che egiziane e senegalesi, bangladesi e pakistane alla soglia dell’adolescenza vengono ritirate più spesso dei coetanei maschi. Romangono in casa, senza nemmeno poter lavorare. Dei nove gruppi non comunitari a maggiore dispersione scolastica (quelli dove c’è grande differenza tra giovani censiti nella comunità e studenti), sei provengono da Paesi di religione islamica: Egitto, Bangladesh, Senegal, Pakistan, Tunisia e Marocco. Sri Lanka, Cina e India, pur avendo bassi numeri di presenza tra i banchi, hanno uguale numero di studenti maschi e femmine, così come Marocco e Tunisia. Invece per gli altri quattro gruppi di religione islamica, dopo le elementari, le femmine cominciano a diminuire velocemente sino a scendere a percentuali assai più basse nelle secondarie. Ci sono tanti Neet, Not in employment, education and training: quasi sette ragazze su dieci di origine egiziana. Nella comunità senegalese le ragazze Neet sono sette su dieci, i ragazzi quattro su dieci. Otto su dieci le bangladesi, sette su dieci le pakistane. Il fenomeno delle Neet tocca pesantemente anche la comunità più numerosa in Italia, quella marocchina, col 67,8 per cento delle ragazze sul totale della comunità femminile tra 15 e 29 anni (Buccini, Cds).

Cassano Antonio Cassano, intervistato dal quotidiano spagnolo As, ha detto che quando era al Real Madrid non è riuscito a dare il meglio anche perché era «sessodipendente»: «Ero Cassano, il giocatore del Real Madrid. Se avessi fatto qualsiasi altro mestiere non mi avrebbe guardato nessuno, nemmeno mia madre. Il 100% delle ragazze voleva Beckham ma non era possibile perché era sposato e aveva un figlio. Io avevo una ragazza quando sono arrivato in Spagna, ma dopo un mese... Cibo, sesso e calcio? Perfetto, è la cosa migliore fino al 2 febbraio del 2008. Poi quel giorno ho incontrato mia moglie» (Colombo, Cds).

Fegato A Torino è stato trapiantato su una donna di 61 anni, malata di carcinoma da epatite c, il fegato proveniente da una donatrice di 94 anni. Pasquale Toscano, coordinatore ospedaliero dei prelievi dell’Asl del Verbano Cusio Ossola: «Il fegato è uno dei pochi organi che, a un’età così avanzata, può essere utilizzato per il trapianto. Uno dei fegati che ho trapiantato quindici anni fa quest’anno compie 106 anni». Il 22% dei donatori ha più di 75 anni (Sta).

(a cura di Daria Egidi)