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 2016  febbraio 05 Venerdì calendario

Gli italiani tornano a viaggiare per affari. In questo 2016 si dovrebbe superare il muro dei 20 miliardi

Viaggi d’affari in crescita nel 2015 e per il 2016 le attese sono positive secondo i dati dell’Osservatorio dell’Università di Bologna e Turismo d’affari che saranno presentati l’11 febbraio alla Bit di Milano.
Come rileva Andrea Guizzardi, dell’Unibo e coordinatore dell’indagine, per il terzo anno consecutivo anche il 2016 vedrà crescere la spesa e le trasferte soprattutto sui segmenti nazionale ed europeo. L’ottimismo è diffuso – aggiunge – soprattutto tra i travel manager delle aziende del terziario. Le previsioni – specifica l’Osservatorio – confermano il consolidarsi della ripresa dell’economia. Allargando la prospettiva temporale al triennio 2014-2016, si nota la preponderanza delle aziende che prevedono crescita stabile (29%) rispetto a quelle che registrano una spesa per le attività di viaggio per affari in ripetuta contrazione (appena il 6%). L’evidenza è compatibile con un aumento della spesa, in termini nominali, tra 2,5 e 4,5 punti percentuali (con punte oltre il 5% nel comparto del Terziario). 
Sulla base dei dati dell’Osservatorio è possibile ipotizzare che quest’anno dovrebbe essere superata la quota dei 20 miliardi di fatturato complessivo per il business travel (considerando le aziende con più di 10 dipendenti che contabilizzano spese per viaggi d’affari in bilancio). «Nel 2015 – sottolineano i ricercatori dell’Università di Bologna – la spesa per viaggi d’affari è salita a quota 19,5 miliardi, in crescita del 2% rispetto all’anno precedente. Il dato sintetizza dinamiche molto differenti sui segmenti nazionale e internazionale con il primo che cresce del 3,3% ed il secondo che si ferma al +1,2%». Insomma, con l’incremento atteso per il 2016 il superamento del “muro” dei 20 miliardi di valore è a portata di mano. 
Occorre poi considerare – sottolinea l’indagine – che il 2015 è stato un anno complesso dal lato dei prezzi con effetti sul potere d’acquisto delle aziende italiane diversificati in base ai mercati,nazionale e internazionale. Sul mercato nazionale la crescita dei prezzi di alloggio, vitto e trasporto aereo (rispettivamente 2,2%; 1,0% e 5,1%) è stata abbondantemente bilanciata dal crollo del costo dei carburanti. Sul mercato internazionale la forte diminuzione dei prezzi dei voli europei e intercontinentali (rispettivamente -3,4% e -4,4%) è stata invece solo parzialmente bilanciata dalla crescita nei prezzi dell’alloggio. 
Infine, anche nel 2015 – rilevano all’Università di Bologna -è il treno il mezzo di trasporto con la miglior performance (+3,9%) grazie al progresso delle trasferte nazionali. L’aereo (+3,8%) ha però quasi azzerato il differenziale dei tassi di crescita grazie soprattutto alla performance del mercato europeo. Il mercato nazionale avanza di circa 200 mila voli, il miglior risultato da quando è iniziata la concorrenza con l’alta velocità.