Corriere della Sera, 2 febbraio 2016
Come cambia il SuperEnalotto. Ora si vince anche con il 2
Per i suoi 18 anni, Sisal regala a uno dei suoi figli più amati un bel vestito nuovo e qualche libertà in linea con i tempi che cambiano. Così il Nuovo SuperEnalotto, con la prima estrazione di oggi, indosserà da qui in avanti un abito giallo, rosso e verde confezionato, come la campagna media, dall’agenzia pubblicitaria di riferimento, la Dlvbbdo, e, giusto per trasmettere un po’ di ottimismo, anche un bel sorriso al posto della U.
Ma il gioco, per conservare il suo spazio in un settore ormai affollatissimo (negli scorsi anni la concorrenza dei «gratta e vinci» si è fatta estremamente aggressiva), doveva offrire ai suoi numerosi appassionati anche qualcosa di più sostanziale. «Volevamo migliorare il prodotto attuale senza stravolgerlo e, per non sbagliare, tramite indagini di mercato abbiamo chiesto ai giocatori di indicarci la strada – spiega Marco Caccavale, direttore Business Unit Lottery di Gruppo Sisal —. I più ci hanno risposto che al SuperEnalotto non si vince mai o quasi, quindi il primo problema da risolvere è stato la frequenza delle vincite. E noi abbiamo pensato al Due». Di fatto è stata aggiunta una nuova categoria di gioco che ha consentito di migliorare di 15-16 volte la possibilità di portare a casa un premio (almeno 5 euro): adesso si vince infatti indovinando anche solo due numeri della sestina estratta, cosa che consentirà anche di alzare la percentuale di premi sul totale degli incassi dal 42 al 60%.
Un’altra area di intervento ha riguardato l’esperienza di consumo del prodotto. «Il SuperEnalotto ha nella sua essenza il piacere dell’attesa. Dal preciso momento in cui giochi la schedina, sei autorizzato a sognare che ti possa capitare un evento che ti cambierà la vita. L’attesa riempie i momenti tra la giocata e l’estrazione. E quella è un’area che non va toccata – spiega Caccavale —. Dall’altra parte negli ultimi anni, con tutti i vari giochi istantanei, si è cercato di dare un’emozione al consumatore anche al momento della giocata. E qui abbiamo inserito il cosiddetto “quadrato magico”». Che compare sulla ricevuta della giocata e contiene quattro numeri: se questi coincidono con quattro dei numeri presenti sulla schedina, allora si vincono immediatamente 25 euro.
Ma dal momento che il SuperEnalotto non è un surrogato del «gratta e vinci», la vera novità, quella che solletica chi cerca il colpo della vita, è un’altra. «Il vero signore del nostro gioco è sempre stato il jackpot. Se milioni di consumatori ci sono rimasti fedeli negli anni, è per un semplice motivo: il jackpot del SuperEnalotto è il premio più alto che si possa vincere in Italia – dice Caccavale –. Nel tempo però i consumatori si abituano a tutto e vogliono sempre di più, anche se qui mancano i giocatori compulsivi: ma se prima si accontentavano del jackpot, poi hanno inseguito il record del jackpot. Così abbiamo deciso di aumentare di circa tre volte il valore del jackpot medio, che crescerà molto più rapidamente, passando da circa 39 milioni di euro agli oltre 100 milioni».
Detto che il nuovo sontuoso jackpot e i premi supplementari verranno finanziati con l’aumento della singola giocata a 1 euro (dagli attuali 0,50), per il resto il SuperEnalotto mantiene le semplici caratteristiche che tutti già conoscono: tre estrazioni settimanali (martedì, giovedì e sabato), e la schedina per tentare di azzeccare sei numeri su 90 (si potrà giocare anche una sola colonna). E giusto per mantenere un’immagine nel solco della tradizione, negli spot che stanno accompagnando la nascita del nuovo SuperEnalotto, «recitano» otto dei migliori ricevitori Sisal. «Un giusto riconoscimento a professionisti preparati che spesso – conclude Caccavale – mettono la loro passione per questo gioco, sotto forma di sistemi, al servizio dei clienti».