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 2016  gennaio 30 Sabato calendario

Catalogo dei 57 super ricercati d’Europa. C’è anche Messina Denaro

I ricercati sono fra noi, probabilmente. E allora viene da chiedersi se faccia più paura Salah Abdeslam, il terrorista francese unico sopravvissuto fra gli autori delle stragi di Parigi del 13 novembre. Oppure Matteo Messina Denaro, detto «’U siccu», cioè «il magro», capo e rappresentante indiscusso della mafia trapanese, probabilmente il boss più influente dell’intera Cosa Nostra siciliana. Nessuno dei due ha uno sguardo rassicurante e guardarli negli occhi sul sito web di Europol che da ieri espone i volti dei 57 superlatitanti del continente suscita un brivido.
Non che gli altri infondano serenità. Non ci riesce nemmeno Marina Cecilia Kettunen, biondina finlandese trentenne, mente di numerose frodi, anche ai danni dell’Ue. L’unica donna del gruppo letale.
Le foto segnaletiche imbruttiscono o forse riflettono l’anima. Nel caso di Ernesto Fazzolari, l’altro italiano della lista, non c’è nemmeno quella, ma solo un’immagine rubata con un cappello da baseball. Condannato all’ergastolo, è ricercato da vent’anni per traffico di droga, associazione di stampo mafioso, traffico di armi, rapina e altri gravi reati. Nel 2004 lo hanno quasi arrestato, i carabinieri avevano scoperto il suo covo di lusso, ma vi hanno trovato solo vini ottimi, champagne e sigari cubani. Adesso è sulla lista nera di tutte le polizie europee e oltre. Da ieri anche sull’internet a dodici stelle.
«È la prima iniziativa del genere a livello pan-europeo, presentata congiuntamente sulla base di una piattaforma comune», sottolinea Europol, che arriva al sito «most wanted» in gran ritardo rispetto agli Stati Uniti.
Certo, dall’indirizzo www.eumostewanted.eu, sorprende confrontare il calibro dei latitanti, sapendo che ogni Stato ha segnalato i suoi due più temibili figuri (la Francia tre). Salta all’occhio che il più temibile svedese è Simon Arnamo, ragazzo poco più che trentenne, estremista di destra autore d’un omicidio. Un ragazzo che, davanti al nostro «’U siccu», diventa poco più che un boy scout, come la super ricerca finlandese che non ha ammazzato nessuno.
Molto peggio i francesi, soprattutto Dominique Delattre et David Gras, sconosciuti al grande pubblico, ma pur sempre protagonisti di un attacco a un furgone blindato nel 1997 e a un trasporto di esplosivi e armi pesanti nel 2011. Il terzo è Salah Abdeslam, una star, nel suo genere. Come il belga Mohamed Abrini, anche lui introvabile dopo il 13 novembre. Non scherza il romeno Gregorian Bivolaru, 63enne sedicente guru, condannato per abusi su minori e pedo-pornografia. O Hime Lufaj, ricercato per omicidio, sul quale pende una taglia da 10mila euro. Non l’unico, della lista.
Europol spiega che tutti i cittadini potranno contribuire alla caccia inviando segnalazioni, magari anonime. Europol fornisce per ogni delinquente o terrorista una foto segnaletica e la descrizione degli addebiti, completate dal numero di telefono per mettersi in contatto con gli inquirenti. Realizzato in collaborazione con «enFast-1», rete continentale di specialisti investigativi, il sito comunitario è disponibile in diciassette lingue (ma non in italiano). Wanted davvero. Ma «alive or alive».