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 2016  gennaio 29 Venerdì calendario

Poliziotte in carriera. Sempre più donne indossano la divisa

Per la prima volta una donna entra nel reparto speciale dei Nocs. Per la prima volta una donna diventa dirigente generale della Polizia. Per la prima volta, poi, una donna viene scelta per far parte delle nuove Unità di primo intervento antiterrorismo. E a Genova, notizia di due giorni fa, una donna vice questore aggiunto, Maria Teresa Canessa, si sfila il casco e dà la mano a un operaio durante il corteo di protesta per l’Ilva «perché siamo tutti lavoratori». Bastano questi pochi fatti, raccolti dalle cronache degli ultimi due anni, per capire che nella Polizia di Stato è in corso una piccola e silenziosa rivoluzione. Che le donne in divisa stiano aumentando di numero non è una novità: da quando nel 1981 la Polizia da corpo militare è stata convertita in amministrazione civile, la presenza femminile si è fatta sempre meno timida e sporadica. Il punto è che adesso quelle carriere iniziate allora sono arrivate “a maturazione”. Per cui, ad esempio, a cavallo tra il 2013 e il 2014 l’amalfitana Maria Rosaria Maiorino è stata promossa dirigente generale, primo e finora unico caso. Da Foggia, dove faceva il questore, è stata chiamata a Roma nel gennaio scorso per guidare l’-I-spettorato Vaticano, che tutela il Papa ogni volta che esce dalla Santa Sede. «Ho 36 anni di servizio alle spalle – racconta quando iniziai a Cagliari le donne erano come le mosche bianche. I colleghi non erano abituati e vedevo sguardi perplessi. Poi però ho conquistato la fiducia di tutti con il mio carattere: conta soprattutto quello, nel nostro ambiente. Non mi sono mai messa sul piedistallo, man mano che acquisivo ruoli di comando: con i colleghi ho sempre condiviso i momenti belli e quelli difficili, prendendomi le mie responsabilità. Mai mi è capitato che un ordine venisse disatteso perché sono una donna».
Ma quante sono le donne in Polizia? Secondo i dati del Dipartimento di pubblica sicurezza, oggi ci sono 15.300 poliziotte, su un totale di 98.957. Si tratta del 15 per cento circa. Il dato aumenta quando si sale di qualifica. Se tra gli agenti e gli assistenti ci sono 10.858 donne contro 60.330 uomini, nel ruolo di direttori ci sono 942 donne e 1.728 uomini. Un gradino sopra, tra i primi dirigenti, le donne (250) sono la metà dei colleghi maschi (552). Questo perché nei concorsi per diventare commissario e iniziare la carriera da funzionario le donne mediamente hanno risultati migliori e si presentano con titoli di studio più alti. Certo, finora nell’organico appare una sola dirigente generale, la Maiorino. E non ci sono mai stati capi della polizia che non fossero uomini. Anche le prime linee sono ormai terra di conquista delle poliziotte, che si tratti di reparti scelti come i Nocs (una donna ha vinto il concorso qualche mese fa), le nuove unità Uopi (Lucia, un’agente umbra di 28 anni, è stata scelta nel novembre scorso per far parte della squadra di Roma), o i commissariati “di frontiera”. Al comando del San Carlo Arena di Napoli, che ha competenza anche sul difficile Rione Sanità, c’è da due anni e mezzo Francesca Fava. «Sono in polizia da 25 anni, e mi ricordo bene l’ironia e la diffidenza che avvertivo nei colleghi quando parlavo alla radio. Ora le cose sono cambiate, c’è più rispetto».