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 2016  gennaio 28 Giovedì calendario

La Russia è la maggior produttrice di immondizia spaziale

Spazzatura spaziale made in Russia. Anni di lanci e di missioni lasciano il loro segno nel firmamento e attorno alla Terra orbitano oltre 16 mila oggetti artificiali, di cui 2.689 satelliti inattivi. Secondo una recente relazione preparata dagli specialisti del centro di ricerca Tsniimash, il principale istituto dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, la maggior parte di questa spazzatura cosmica appartiene alla Russia: il report individua in 6.169 gli oggetti spaziali orbitanti attorno al nostro pianeta lanciati dal paese di Vladimir Putin. Secondo il rapporto, poi, alle spalle della Russia ci sarebbero gli Stati Uniti d’America con 4.878 detriti classificati e poi la Cina con 3.645.
Per quanto riguarda il numero di satelliti attivi, invece, la flotta orbitante più consistente è quella americana (542 satelliti), seguita dalla Cina (163) e poi dalla Russia (139).
Complessivamente secondo il documento presentato da Yuri Koptev, a capo del consiglio tecnico-scientifico della Roscosmos, gli oggetti spaziali artificiali lanciati nello spazio vicino alla Terra al 31 dicembre 2015 sono 17.472. Di questi, 1.442 sono veicoli spaziali operativi e i restanti 16.030 sono spazio spazzatura. Inoltre, ci sono 1.931 unità di accelerazione e 1.931 razzi vettori in orbita, e poi 11.041 frammenti vari di veicoli spaziali. Ma, se si parla di detriti spaziali veri e propri, considerando anche i pezzi piccoli come una pallina da tennis, la Nasa stima che siano circa mezzo milione di oggetti artificiali in orbita attorno alla Terra.
Tutta questa immondizia cosmica potrebbe causare anche problemi politici. A sostenerlo sono gli scienziati dell’Accademia russa delle scienze di Mosca che in un articolo del professor Vitaly Adushkin sulla rivista Acta Astronautica arrivano a prospettare un «conflitto politico o addirittura armato tra le nazioni che hanno satelliti nello spazio» nel caso in cui la spazzatura spaziale vada ad impattare in particolare sui satelliti spaziali.
I detriti, inoltre, sono un rischio per tutte le attività spaziali. Un rischio reale con cui anche la stazione spaziale internazionale, per esempio, deve fare i conti. I detriti viaggiano a velocità supersoniche e se impattano altra spazzatura spaziale possono generare ulteriori frammenti sempre più piccoli pericolosamente in orbita attorno alla Terra. Una minaccia, quella di questo processo a cascata, evidenziata anche nell’articolo del professor Adushkin, il quale auspica sforzi congiunti per ripulire l’ambiente spaziale che, dopo cinquant’anni di lanci, è pieno di spazzatura cosmica.