Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  gennaio 28 Giovedì calendario

La Toyota Prius, l’auto che guida da sola per trasportare anziani. Succede a Suzu, in Giappone

È da quasi un decennio che il treno ha smesso di fermarsi nella sonnolenta città di Suzu, che si trova nella penisola di Noto, in Giappone, e le linee di autobus sono diminuite. Un trend che limita le possibilità di mobilità degli abitanti della cittadina rurale che ha visto diminuire la sua popolazione, oggi arrivata a 15 mila abitanti, dei quali quasi la metà ha più di 65 anni. È stato così che gli amministratori pubblici e i ricercatori hanno individuato una soluzione nell’auto che si guida da sé, quella a guida automatica che può fare al caso degli anziani.
Per mesi una Toyota Prius bianca è stata vista girare sul lungomare di Suzu. E sul test dell’auto che si guida da sola si è concentrata molta attenzione. Un sensore installato sul tetto dell’auto aiuta il veicolo a prendere decisioni cruciali invece di rivolgersi al ricercatore dell’università di Kanazawa seduto al posto di guida.Le sfide sociali che pone il problema dell’invecchiamento della popolazione riguardano tutto il Giappone, dove un abitante su quattro (il 25%) ha più di 65 anni, in misura maggiore, però, riguardo agli Stati Uniti, dove la percentuale è più bassa (15%) e dell’8% a livello mondiale. E il problema è particolarmente sentito nelle zone rurali spesso abbandonate dai giovani che scelgono di andare nelle grandi città. In Giappone, i conducenti di 65 anni costituiscono circa un quarto delle morti per incidenti stradali nel 2014, rispetto al 15% negli Stati Uniti.
Le case automobilistiche giapponesi, motore dell’economia del paese, stanno lavorando da tempo per risolvere i problemi dei guidatori anziani. Toyota Motor ha un team di 100 persone che sta lavorando alle vetture che si guidano da sole e, se la tecnologia dimostrerà di funzionare, i guidatori anziani potranno restare al volante più a lungo. Sono decenni che l’industria automobilistica studia l’auto a guida autonoma, ma recentemente sono aumentati gli sforzi grazie alle nuove tecnologie e all’arrivo sul mercato di nuovi operatori non tradizionali come Alphabet Inc. società cui fa capo Google, e Tesla Motors che stanno guardando avanti. Il Giappone è in corsa, con il governo del premier Shinzo Abe che ha stanziato all’incirca 2 miliardi di yen (16,3 milioni di dollari, circa 14,9 mln di euro) l’anno per sviluppare carte geografiche e altre tecnologie necessarie per la guida autonoma in maniera tale che nel 2020, quando Tokyo ospiterà le Olimpiadi il Giappone potrà offrire veicoli robotizzati per trasportare visitatori e atleti nei vari luoghi. Nissan si sta impegnando per mettere sul mercato una propria vettura a guida autonoma nel 2020, prima di Toyota e Honda Motor.