ItaliaOggi, 28 gennaio 2016
Mettere a proprio agio un ospite è regola di buona creanza. Ecco perché Rouhani non poteva essere immortalato mentre passava sotto il pube di un’antica signora
I miei colleghi giornalisti (anche quelli che hanno fatto finta che la notte di Capodanno, a Colonia, non sia successo nulla) sono indignati contro l’oscuramento di alcune opere d’arte per non mettere in imbarazzo il presidente iraniano Rohani davanti ad alcune statue discinte nel museo del Campidoglio. Di solito è regola di buona creanza mettere a suo agio un ospite. Nessuno ha niente da ridire se le signore non esibiscono il loro balconcino quando vanno in visita privata dal Papa. Così come i signori non si presentano con i jeans sdrusciti. Rohani sa perfettamente che, essendo seguito da una torma di fotoreporter, può essere immortalato mentre passa sotto il pube di un’antica signora; oppure mentre, alzando gli occhi per rispondere all’accompagnatore, essi sono ripresi puntati su qualche capezzolo. Per noi sarebbero birichinate alla Pizzi per le Formiche ma per il presidente iraniano, che può essere visto così, via internet, dai suoi concittadini, sarebbero un boomerang. In compenso, tutti presi dalle velature, gli italiani non hanno appreso che cosa, Rohani, è venuto a offrire o a chiedere. Sarà per un’altra volta. Se mai verrà.