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 2016  gennaio 27 Mercoledì calendario

Il Risiko finisce in mani canadesi

Al di là dell’Oceano, a Toronto, la classica storia americana: tre ragazzi, un garage e un capitale iniziale di soli 10mila dollari che, in appena vent’anni, hanno dato vita a un colosso dell’industria del giocattolo, la canadese Spin Master, quotata in Borsa, con 850 dipendenti e un fatturato consolidato di circa un miliardo di dollari realizzato in tutto il mondo, Italia compresa, dove nel 2015 il gruppo ha fatturato 40 milioni di dollari (+156% rispetto all’anno precedente). Anche la storia italiana, da questa parte dell’Oceano, ha inizio con l’intuizione di tre giovani che, nel 1936, decidono di acquistare i diritti del «Monopoly», un gioco da tavolo statunitense che riscuoterà subito un grande successo. Nasce così la milanese Editrice Giochi, che negli anni produrrà bestseller come «L’allegro chirurgo», «Scarabeo», «Cluedo», «RisiKo!», giochi per bambini e videogames.
Le trame delle due storie si intrecciano in questi giorni, con la decisione di Spin Master di acquisire il 100% del ramo aziendale di EG a cui fanno capo marchi, prodotti e brevetti dei giochi in scatola (tra cui ancora «RisiKo!» e «Scarabeo»). Un segnale importante per il mercato italiano, fa notare il general manager di Spin Master Italia (divisione nata nel 2011), Dino Canuti: la multinazionale dimostra con questa operazione (la prima in Italia) di credere nelle potenzialità del nostro Paese, che è tra i primi dieci mercati al mondo nel settore dei giochi, con un valore retail di 740 milioni di euro nel 2015, in crescita del 6% rispetto al 2014 (dati Npd Retail Tracking Service). Ma dimostra anche di credere nelle potenzialità e nella qualità di una realtà industriale piccola ma di lunga tradizione come EG.
L’importo dell’operazione (il cui closing è previsto per fine febbraio) non è stato comunicato, ma dovrebbe garantire un’alta redditività entro 4-5 anni, assicura Canuti. «Quello dei giochi in scatola è un settore molto particolare – spiega il manager –: ogni Paese ha le sue realtà locali radicate e per crescere in un mercato è necessario procedere per acquisizioni e aggregazioni». Il marchio EG funzionerà in qualche modo da “ombrello” per la commercializzazione di altri prodotti realizzati da Spin Master in altri Paesi e al tempo stesso la forza finanziaria e distributiva del nuovo proprietario (che possiede anche il francese Meccano) garantirà ad alcuni prodotti della società milanese di tentare la fortuna anche al di là dei confini nazionali.
La Editrice Giochi era del resto da tempo in cerca di un partner. Gli ultimi anni non sono stati facili per la piccola azienda milanese: dopo la perdita della licenza del «Monopoli» (passata ad Hasbro nel 2009), il fatturato è sceso da 10 a 5 milioni, mentre il mercato dei giochi andava trasformandosi profondamente. «L’Italia è una piazza importante – spiega Canuti – ma oggi è difficile sopravvivere con una dimensione solo locale. Le aziende devono affrontare continui investimenti in ricerca e sviluppo, per garantire al mercato prodotti sempre nuovi, ogni anno, come nella moda». Inoltre, il mercato dei giochi si va sempre più caratterizzando da grandi multinazionali che hanno un approccio a 360 gradi: oltre a produrre o distribuire giochi, hanno sviluppato al proprio interno divisioni dedicate all’entertainment. Come la stessa Spin Master, che ha realizzato serie come Bakugan Battle Brawlers, Paw Patrol e Little Charmers.