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 2016  gennaio 26 Martedì calendario

Rouhani ha preteso di non parlare accanto alla statua a cavallo di Marco Aurelio

Culture diverse, quella iraniana e la nostra. Inevitabili, perciò, i problemi di protocollo ai quali il nostro Cerimoniale di Stato si è applicato con solerzia. Nel sopralluogo prima della visita in Campidoglio, la delegazione iraniana si era lamentata che il presidente Rohani dovesse prender la parola nella conferenza stampa prevista nella Sala Esedra dei Musei capitolini accanto alla statua di Marco Aurelio. E perché mai? A render poco gradita la scenografia, i bronzei attributi del cavallo. Ma non solo: eccezioni di opportunità erano state sollevate anche sulle forme procaci, e ovviamente nude, delle Veneri capitoline lungo il percorso per raggiungere il Marc’Aurelio. Alla fine sembra che l’impasse diplomatico sia stato superato spostando arredi, mobilia e palco destinato, e ricollocando alcune Veneri. Già in vista della trasferta europea di Rohani di novembre, il presidente Hollande aveva rifiutato di togliere il vino dalla tavola imbandita. E la visita di Stato era stata derubricata a semplice “colloquio” (poi saltata per gli attentati). In passato, un’analoga visita di Stato iraniana era stata cancellata dall’allora presidente Chirac per la stessa ragione. Mentre il cerimoniale italiano (all’epoca era premier Prodi) venne incontro ai desiderata degli ospiti abolendo l’alcol.