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 2016  gennaio 25 Lunedì calendario

Ma il sesso in una coppia è un optional o no? Pareri contrastanti

Va bene, si sa, l’amore non è certo l’innamoramento, quel momento incantato in cui due corpi sono assetati l’uno per l’altro e vivono indifferenti a ciò che accade nel mondo. L’amore si regge su altri valori, la tenerezza, la stima reciproca, l’affetto, senza i quali le coppie durerebbero poche settimane e non, magari, mezza o una vita. Ma il sesso deve far parte dell’amore o è una specie di optional in più, come il tom tom di serie sulle macchine? Ci si può amare anche senza fare sesso? In fondo, tante coppie non fanno più l’amore da anni. Le chiamano “bianche”, sono in aumento anche tra i giovani.Sono coppie magari in apparenza solide, organizzate, da cui nascono anche dei figli. Delle piccole fortezze ma… dai basamenti fragili. Perché se è vero che il tributo alla civiltà, come ricordava il medico di Vienna, si paga in termini di desiderio (sessuale), è altrettanto vero che quando il desiderio non c’è più, il rischio che all’improvviso uno dei due, o entrambi, possano franare è alto.
No, il sesso tra due persone che si amano non è un optional e bisognerebbe ricordarlo anche a certi psicoanalisti grigi talmente spostati sul principio di realtà da aver dimenticato quanto fare l’amore sia essenziale in un rapporto. Certo, non è facile ritrovare la passione in giornate che sembrano essere fatte apposta per uccidere ogni slancio erotico, però ricordarsi che chi dorme nel tuo letto è stato, un tempo, un oggetto di desiderio, che il suo corpo è stato molto amato e potrebbe esserlo ancora, fa un gran bene e serve molto più degli inutili rimedi suggeriti dai rotocalchi femminili, dalla lingerie alle candele. Forse allora è meglio riprovarci piuttosto che risolvere il dilemma tradendo. O almeno usare il tradimento per riscoprire i sensi perduti e poi utilizzarli con il compagno di vita. Più onorevole che accettare di stare in coppia senza più sfiorarsi neanche con un dito.
Elisabetta Ambrosi
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L’importante è sempre farlo in due. Sia il sesso che il non-sesso. E pare che le coppie che stanno bene scambiandosi al massimo baci e coccole non siano pochissime, anche se osano fare coming out e si confessano solo in siti appositi.
Perché è più comprensibile diventare asessuali per noia o stanchezza, continuando a lamentarsi di un partner che ti lessa gli ormoni, piuttosto che esserlo per scelta consapevole e condivisa. Se hai più di quattordici anni devi avere voglia di fare sesso, anche da solo, anche con un pollo; è una pulsione vitale, un «basic istinct», non provarlo è «innaturale». E qui i nostri asessuali cominciano a starci simpatici perché di solito si chiamano «innaturali» i desideri che non capiamo né apprezziamo. Ma in natura c’è veramente di tutto, omosessualità, incesto, poligamia e pure asessualità, non solo anatomica, ma anche nel senso di astinenza: del resto ci vuole poco a essere più astinenti dell’homo sapiens, che non ha stagione degli amori nel senso che gli vanno bene tutte e quattro. Anche gli asessuali fanno l’amore, a modo loro: trovano un’intimità appagante parlando, tenendosi per mano, o anche solo guardandosi negli occhi.
State ridacchiando, vero? Okay, ma provate a pensare un attimo a quanto si risparmia. Niente più spese per biancheria sexy, condom, pillole, sextoys, cerette, Viagra, ginnastica mirata per essere guardabili nell’intimità, abbonamenti a Youporn… in sintesi: più vai in bianco, meno vai in rosso. Scommetto che ora sorridete meno. Più soldi in tasca, più tempo per sé, meno stress – perché doversi preoccupare se, quanto, quando e con chi fare sesso per sentirsi «normali» e autostimabili è logorante… adesso è meglio che mi fermi se no ci convertiamo tutti alla castità – che, alla fin della fiera, non fa male a nessuno ma nuoce gravemente al Pil. E questo oggigiorno è l’unico peccato veramente contro natura.
Lia Celi