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 2016  gennaio 25 Lunedì calendario

I pullman scoperti per i turisti vanno fortissimi

L’autobus rosso decorato con scritte grandi gialle e immagini di luoghi della città passa sempre più frequentemente per le strade d’Italia. A Roma, Milano, Torino, Firenze, Padova, Verona, Pisa, Napoli, Palermo, eccetera. Oggi sono oltre quindici le città italiane percorse dai pullman scoperti che conducono i turisti a visitare i luoghi più celebrati.
Le destinazioni non sono solo antichità, templi, palazzi rinascimentali, ma anche stadi, edifici moderni, vie celebri, in una nuova forma di turismo visivo nato all’estero – a Londra questi bus esistono da parecchi anni –, e che ha attecchito con buon successo anche da noi. Il marchio scritto sulle fiancate dei mezzi meccanici è «City Sightseeing»: «giro turistico della città». Ci si siede in alto, nella sezione scoperta, s’indossano audio guide fornite in otto diverse lingue, e si parte. I prezzi dei biglietti variano a seconda delle città e dei percorsi: dai 15 euro di un giro per i Castelli romani fino ai 34 euro di «Best of Rome». L’offerta è multiforme e differenziata, dalla proposta più colta, i Musei Vaticani, a quella religiosa, le Catacombe Domitilla, al viaggio pop al Parco Zoomarine o a Rainbow Magicland, dove il mezzo funge da navetta.
A detenere il marchio di quest’attività in continua espansione è un’azienda di Bergamo, la Zani Viaggi, che possiede anche gli «Open Bus», ovvero le vetture necessarie. Il giro è congegnato come una linea di autobus urbano con fermate e avvisatori posti sulle strade, in accordo con le aziende comunali che gestiscono gli spostamenti in città. Due sono le principali caratteristiche di questo turismo: si guarda stando comodamente seduti e si osserva dall’alto. La forza di attrazione del servizio sta proprio in questa doppia situazione; il punto di vista elevato è fondamentale e attiva un piacere infantile. Non funzionerebbe infatti se il mezzo di trasporto fosse un pulmino basso, e se si guardassero i monumenti da dietro i vetri. Seduti sulla cima dell’autobus, senza paratie e separatori, si è all’aria aperta, come su un carro. Il che è piacevole nella bella stagione, tuttavia non impedisce che, ben intabarrati, si possa fare il giro anche d’inverno o con il brutto tempo. Da mezzo di trasporto del passato, ritenuto povero rispetto all’automobile, l’autobus è diventato il re del turismo attuale, perché la terza particolarità di questi giri per le città è di poterli fare insieme ad altri, in gruppo. Una possibilità nella nostra società di cuori solitari.