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 2016  gennaio 25 Lunedì calendario

Zika, il virus trasmesso dalle zanzare che può essere pericoloso per le donne incinte

Febbriciattola, dolore ai muscoli, prurito a mani e piedi. Tornato da un viaggio a Salvador de Bahia, un turista fiorentino, sessant’anni, ha cominciato a sentirsi strano. Fastidi diffusi che forse avrebbe sottovalutato se non fosse appena sbarcato dal Brasile dove sapeva che stava circolando una malattia virale di cui parlavano tutti con grande preoccupazione.
Siamo a marzo dello scorso anno. L’uomo si è recato all’ospedale Careggi di Firenze. I campioni di sangue inviati all’Istituto superiore di sanità e poi ad Amburgo hanno confermato il sospetto. Zika, il virus responsabile di malformazioni sui feti in Sud America, specie Brasile, Colombia ed Ecuador, Caraibi fino a Capo Verde, costa occidentale africana, e Isole Samoa. Circa quattromila bimbi brasiliani nati con microcefalia, cioè con la testa molto piccola e conseguenti danni neurologici. Non ci voleva questo disastro per il Paese già in crisi economica, alla vigilia del Carnevale e dei Giochi olimpici.
Il paziente fiorentino è uno dei quattro casi italiani (alcuni curati anche allo Spallanzani di Roma), tutti concentrati nella primavera 2015 e terminati con una guarigione rapida. Alessandro Bartoloni, primario infettivologo di Careggi, aggiunge particolari: «In precedenza abbiamo curato una coppia di coniugi appena giunti dalla Guyana Francese, altro Paese colpito da Zika. Sia loro sia il turista di Firenze sono stati seguiti in ambulatorio e dopo pochi giorni i fastidi sono passati. È bastato un antipiretico per abbassare la febbre. Raccomandiamo alle donne di evitare i Paesi del Sud America».
Gianni Rezza, dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, chiarisce: «Non c’è allarme da noi. Stiamo seguendo la situazione, siamo preparati a fare le diagnosi». A giugno del 2015 il ministero della Salute ha inviato una circolare alle Regioni con le linee guida per la sorveglianza estiva di casi umani di Chikungunya, Dengue e West Nile, le tre infezioni legate ai pizzichi di certe zanzare.
Al momento oltre 20 governi hanno confermato nel loro territorio la presenza di Zika, virus trasmesso all’uomo dalla specie di zanzara «Aedes aegypti». I governi di Colombia e San Salvador hanno invitato le donne a non restare incinte, gli Stati Uniti (dove risultano tre i casi importati) hanno ampliato da 14 a 22 le destinazioni da evitare in gravidanza.
Anche l’Europa comincia a contare i primi casi importati e benigni: quattro quelli segnalati in Gran Bretagna, due donne in Catalogna.
Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani, raffredda gli allarmismi: «Siamo assolutamente tranquilli. Molto c’è ancora da scoprire su questo virus, non è stato dimostrato il legame con le malformazioni. Esiste invece un ipotetico rischio che possa trasmettersi per via sessuale, da un individuo punto da zanzara che trasporta Zika, ma bisogna essere prudenti».
Il sospetto nasce dal fatto che nello sperma di un uomo appena tornato dalla Polinesia francese e visitato per un problema alla prostata, è stato casualmente trovato il virus, poi trasmesso alla moglie rimasta negli Usa.