la Repubblica, 24 gennaio 2016
Esiste anche il costume da profugo e Amazon lo ha proposto per Carnevale
Un costume da carnevale da “piccolo profugo” in vendita sul sito italiano di Amazon ha scatenato una valanga di critiche e costretto il colosso del commercio elettronico a rimuovere l’annuncio.
È accaduto giovedì scorso quando tra le maschere in mostra nella vetrina virtuale, tra pirati e fatine, diversi clienti hanno notato gli abiti offerti a un prezzo tra i 24 e i 36 euro, a seconda della taglia, e chiamati da “profugo”. Valigia di simil pelle in mano, coppola in testa per lui e abito a fiorellini con nastro in vita per lei, il travestimento ricalca lo stile anni Venti degli emigranti che lasciavano l’Europa alla volta dell’America. Ma l’associazione del carnevale a una tragedia umanitaria ha suscitato l’indignazione generale degli utenti.
«Questa è una cosa vergognosa, voi non sapete manco cosa vuol dire essere profugo e scappare da una guerra» ha scritto Leonora Cara. «Ma come si fa a vendere un articolo del genere con il tag profugo? Andate a farvi in giro tra i veri profughi» il commento di Federico Raiser.
Dura la reazione della Caritas: «Forse l’azienda potrebbe investire gli stessi soldi per comprare un giubbino per un bambino che si trova in mezzo al mare» ha detto a Famiglia Cristiana Oliviero Forti della Caritas emigrazioni.
La valanga di critiche ha spinto Amazon a correre ai ripari e a rimuovere l’annuncio. «Gli articoli – spiega l’ufficio stampa – sono legati a venditori terzi che inseriscono i loro prodotti su Amazon ma l’azienda li reputa inadeguati e vergognosi e per questo li ha subito rimossi. Tanto più visto che sostiene la Croce Rossa nell’aiuto ai migranti». Se tra la pubblicazione dell’annuncio e la sua censura la maschera sia stata acquistata da qualcuno in Italia non è possibile saperlo, perché Amazon non svela i propri dati di vendita.
Di fatto lo stesso costume da bambina è ancora offerto in Italia attraverso il sito di ecommerce da altri cinque venditori (e in due casi è spedito da Amazon stesso) ma con un nome diverso: cioè come maschera da ragazza “sfollata” del periodo della guerra a un prezzo che oscilla dagli 11 ai 29 euro, spedizione inclusa.
Mentre le due versioni maschile e femminile hanno riscosso un discreto successo in Gran Bretagna, dove sono vendute come trasvestimenti da rifugiati di guerra e dove gli acquirenti si dichiarano soddisfatti della scelta. Proprio nel Regno Unito l’offerta degli abiti da “profughi” per bambini è vastissima: nel campionario a tema Prima e Seconda Guerra mondiale visibile online ci sono, tra gli altri, il modello da scolaro, benestante, orfano.