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 2016  gennaio 23 Sabato calendario

Un altro fedelissimo di Renzi a Palazzo Chigi: Nannicini nominato sottosegretario

La «riorganizzazione» della squadra di governo, come la definisce Matteo Renzi, prende forma. Piano piano la decina di caselle in ballo vengono riempite anche se si dovrà attendere ancora qualche giorno prima dell’ufficializzazione. Ieri il presidente del Consiglio ha promosso Tommaso Nannicini, attuale consulente economico, sottosegretario a Palazzo Chigi.
PALCO
Di fatto si occuperà della applicazione e implementazione del jobs act. «L’obiettivo è arrivare ad un jobs act dei nuovi lavori – ha spiegato Renzi – con una serie di agevolazioni per cui diventa più facile fare il proprio lavoro. Bisogna semplificare anche il lavoro degli autonomi e su questo lavorerà il nuovo sottosegretario Nannicini». A palazzo Chigi Nannicini, professore della Bocconi, era arrivato a novembre. I rapporti con Renzi sono da sempre ottimi e riportano anche in questa occasione al palco della Leopolda in un crescendo di stima reciproca. Il”rimpastino” non si ferma però qui. Molte sono ancora le caselle da sistemare e la trattativa è in corso dentro e nella maggioranza.
Quasi certa la promozione di Enrico Costa, attuale viceministro alla Giustizia, a ministro degli Affari Regionali. Costa sembra verla spuntata sulla collega di partito Dorina Bianchi. Al suo posto a largo Arenula potrebbe andare Federica Chiavaroli o potrebbe restare ancora un po’ vacante qualora Gabriele Albertini il prossimo 28 gennaio riuscirà ad uscire indenne dall’udienza a Brescia sul caso Robledo.
Sicuro poi il ritorno al governo di Antonio Gentile (Ncd), che lasciò il governo dopo pochi giorni a causa di una vicenda legata al figlio. Gentile, senatore calabrese, potrebbe tornare da sottosegretario, a distanza di due anni, al ministero delle Infrastrutture guidato da Graziano Delrio.
Da trovare anche due posti da viceministro allo Sviluppo Economico: uno dovrebbe andare all’attuale sottosegretario al Welfare Teresa Bellanova (Pd) e l’altro, lasciato libero da Carlo Calenda inviato a Bruxelles come rappresentante dell’Italia, potrebbe essere occupato dall’attuale viceministro al Tesoro Luigi Casero (Ncd).
Sfuma invece l’ipotesi che Vasco Errani passi al governo: la minoranza Pd, lo si comprende dalle parole dell’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani, non ha intenzione di assumere responsabilità all’interno dell’Esecutivo preferendo avere margini di manovra più ampi.
RITORNI
Se così fosse, numero due di Padoan (insieme all’altro viceministro Enrico Morando) potrebbe diventare il segretario di Scelta civica Enrico Zanetti, oggi sottosegretario a via XX Settembre. Altra casella vacante, quella del sottosegretario del ministro ai Beni culturali Dario Franceschini. Anche in questo caso la poltrona è rimasta vuota dopo le dimissioni in autunno di Francesca Barracciu, indagata nell’ambito dell’inchiesta sul presunto uso illecito dei fondi dei gruppi del Consiglio regionale della Sardegna.
Per il posto da viceministro agli Esteri, dicastero retto da Paolo Gentiloni, resta favorito Enzo Amendola.