La Stampa, 23 gennaio 2016
Renzi e Tim Cook si sono bevuti un caffè insieme a Napoli
«Non avrete mica un Samsung…». Non rinuncia alla battuta Matteo Renzi di fronte ai cinque sviluppatori che tremanti dall’emozione hanno presentato le loro app a Tim Cook, ceo Apple. Pochi minuti ciascuno, ovviamente con un iPhone.
Selezionati dalla Mela morsicata, i programmatori hanno partecipato all’incontro tra il premier e Cook che a Palazzo Chigi ha suggellato la decisione del colosso di Cupertino di aprire uno centro di sviluppo App iOS a Napoli. Pranzo in piedi a base di pasta di pomodoro e tanta informalità. Renzi ha regalato un vaso di design e una classica Moka, tanto per spingere, con fotografi al seguito, il made in Italy come ama fare spesso con i suoi ospiti (a Raul Castro regalò i toscanelli). Secondo le stime del premier, l’economia digitale in Italia potrebbe valere il «5% di Pil». E questo boom non può non passare dall’ecosistema app. Cook gioca la sua partita in un mercato molto ambito. Il premier italiano vuole seguirne la scia. Il centro di Napoli, che l’erede di Steve Jobs vorrebbe far partire al più presto, anche prima dell’autunno, sarà una vera e propria scuola di formazione: 600 studenti si alterneranno ogni anno, per imparare a sviluppare per il sistema iOS. Ancora da mettere a punto le logiche di selezione. Mentre per la location si parla di Bagnoli dove è in corso la bonifica dell’ex Italsider. Al pranzo di ieri, assieme all’ambasciatore Usa John Phillips, alle ministre Marianna Madia e Stefania Giannini, erano presenti Riccardo Luna, “Digital champion” di Palazzo Chigi e Paolo Barberis, consigliere per l’innovazione di Renzi. Barberis è stato incaricato di coordinare il lavoro tra Apple, governo e Napoli, a partire dall’università Federico II, in pole per accaparrarsi la partnership con la Mela. «L’App economy – spiega – è un settore che ha già una certa rilevanza e creerà nuovi mestieri». Cook ha ribadito di voler sfruttare «la nuova energia» che vede circolare in Italia. Prima di compiere la sua scelta, Apple ha fatto un lungo monitoraggio sull’App Store che le ha permesso di accorgersi della qualità dei prodotti italiani. L’idea era nata pochi mesi fa, al ristorante di Cracco a Milano. Fu allora che Cook sondò Renzi sulla possibilità di aprire un centro di questo genere in Italia, il primo in Europa. Il premier gli propose Napoli. «Mi fido di te» rispose il manager. Cosa che ha spinto Renzi a rivendicare la sua scelta: «Il Sud esca dal vittimismo. La grande partita di Napoli è fondamentale».