la Repubblica, 21 gennaio 2016
L’Audace Cerignola, la squadra che non perde mai dal 2014
Non esistono squadre imbattibili. Il Brasile di Pelé, il Barcellona di Guardiola, l’Ungheria di Sebes e Puskas: anche gli dei del calcio hanno provato, prima o poi, il gusto amaro della gioia altrui. Si vince, si pareggia e si perde, talvolta per un dettaglio, un colpo di genio, un errore da pollo. Nel campionato di Promozione pugliese, però, c’è una straordinaria eccezione: l’Audace Cerignola. Prima nel proprio girone con 50 punti in 18 partite, la squadra rinata nel 2014 ha stabilito un primato impressionante, vincendo 64 dei 68 incontri ufficiali disputati e pareggiando i rimanenti quattro. I segreti? Una questione d’amore, quello che ha portato la dirigenza presieduta da Nicola Grieco a creare una squadra fortissima e un gruppo di giocatori locali a riunirsi per far risalire Cerignola – città di oltre 58mila abitanti in provincia di Foggia – nella scala dei campionati dilettantistici. E poi, magari, in Lega Pro.
«Olio, petrolio, benzina e minerale per batter il Cerignola ci vuol la nazionale» cantavano i tifosi e la squadra del Cerignola nel film “Gambe d’oro” con Totò. Quasi una profezia. Il miracolo- Cerignola nasce nell’estate del 2014, quando un nuovo gruppo di soci – fra i quali Luca Amoruso, ex professionista e fratello di Nicola, campione del mondo per club con la Juventus vent’anni fa – riparte dalla Prima categoria con il titolo sportivo dell’Audace, naufragata dopo l’Eccellenza 2012-2013 ma tenuta in vita dal settore giovanile. La squadra è forte. Il Real Siti e il San Marco riescono a fermarla sullo 0-0. Ma per sperare che non muova la classifica bisogna aspettare il turno di riposo. Vito Morra e Flavio Amoruso – ex talento del tennis ma degno rappresentante del Dna di famiglia – sono sentenze per qualunque portiere. L’Audace chiude a 92 punti, con trenta vittorie e 118 gol segnati, e vince pure la coppa di categoria.
Stesso copione in Promozione. Il girone di ritorno è iniziato da tre domeniche e le avversarie, Ordona e Modugno, sono staccate di venti punti. Sembra il Paris Saint-Germain con le sue sorelle minori della Ligue- 1. Solo in coppa c’è chi riesce a tener testa ai ragazzi di Massimo Gallo: l’accesso alla finale è tutt’altro scontato. Il problema della squadra che non perde mai sono i rigori: quando va sul dischetto, il Cerignola perde tutta la sua efficacia. Quest’anno ne ha sbagliati sei. Ma, tanto, cosa vuoi che sia per una squadra che non perde mai.