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 2016  gennaio 18 Lunedì calendario

La bomba (al colesterolo) firmata McDonald sta per esplodere anche a Teheran. Nell’Iran non più sanzionato, presto arriverà quell’arma d’indigestione di massa alla quale nessuno sa resistere

Come il chewing gum, il nylon e le Lucky Strike nell’Europa liberata del 1945, così un altro segno inconfondibile dell’America muove alla conquista di un nemico di ieri: nell’Iran non più sanzionato, arriverà presto quell’arma d’indigestione di massa alla quale nessuno resiste, la McBomba.Dopo la resa della Russia ancora Sovietica nel 1990, della Cina comunista nello stesso anno e del Vietnam appena due anni or sono l’espansione planetaria di McDonald’s raggiungerà il cuore della nazione che aveva invocato morte all’America. E che si prepara invece ad accettare un marchio che rappresenta, più delle orecchie di Topolino o della mela di Jobs, la “American Way of Life”.Tra l’indignazione dei guardiani della Rivoluzione islamica che in queste ore twittano furiosi al pensiero del gaio Big Mac accanto al corrucciato Big Brother khomeinista e chiedono “Morte a McDonald’s”, la tanto invocata risposta dell’Occidente all’invasione del felafel islamico era soltanto questione di tempo. Dimostrato che la democrazia non si esporta e che le armi non avanzano la causa della laicità, la vendetta del West è affidata al colesterolo. Arrendetevi, iraniani, ogni resistenza è futile. L’Occidente è in marcia. Con patatine fritte.