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 2016  gennaio 18 Lunedì calendario

In Iran ci sono più cellulari che abitanti

I dati aiutano a capire il bisogno dell’Iran di uscire dall’isolamento. Due terzi della popolazione ha meno di 35 anni: un Paese giovane per gli standard occidentali, dove però la crescita demografica è stata messa sotto controllo rispetto a diversi vicini della regione. Quando lo Scià fu rovesciato nel 1979, gli ayatollah invitarono gli iraniani a sposarsi presto e fare figli in nome del Corano (e dei sussidi pro-capite) e perché servivano soldati per la guerra Iran-Iraq. Ma nel 1988, rendendosi conto che le infrastrutture non reggevano, i leader incoraggiarono a pianificare le nascite (non più di tre figli; oggi sono 1,7) con i contraccettivi, legittimati con fatwe e usati oggi dal 77% delle donne.  
L’Iran è un Paese istruito, pieno d’arte e cultura, con 19 siti riconosciuti dall’Unesco (più della Grecia), 65 mila libri pubblicati l’anno (tra i 10 Stati che stampano di più al mondo) e decine di nuovi film annuali proiettati su oltre 400 schermi nazionali. I livelli alti di istruzione (con più della metà delle universitarie donne) insieme a una persistente disoccupazione hanno però alimentato una delle più grosse fughe di cervelli al mondo.  
L’Iran ha le seconde riserve al mondo di gas naturale e le quarte per greggio, un mercato in gran parte non sfruttato. Sotto sanzioni, con il crollo delle vendite di petrolio (e dei prezzi), ha dovuto tagliare i sussidi. L’inflazione solo di recente è scesa dal 42 al 12% (secondo il governo; ma tutti si chiedono quale sia il tasso vero), benzina e affitti sono aumentati, la classe media è la più colpita.  
È un paese affamato di investimenti e prodotti stranieri, dalle auto ai cellulari ai cosmetici (conta decine di migliaia di plastiche facciali l’anno), e molti beni sono reperibili su un mercato nero del valore stimato di 10,64 miliardi di dollari. È un Paese dove immagine pubblica e realtà private non sempre coincidono. L’età legale del matrimonio è 13 anni, ma quella media effettiva è di 23; i social media sono bloccati, ma 4,5 milioni di persone usano Facebook (il doppio Viber) e ci sono più cellulari che abitanti.