Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  gennaio 17 Domenica calendario

Arnasco, provincia di Savona: esplode una palazzina, cinque morti

SAVONA I seicento abitanti di Arnasco, paesino abbarbicato su una collina nell’entroterra di Savona, sono stati svegliati alle tre di notte da un boato spaventoso. «Come una bomba» si ripetono ora l’un l’altro, costernati, nella mattinata fredda e tersa, mentre guardano le rovine della palazzina di due piani che è esplosa, letteralmente sbriciolata. E come una bomba lo scoppio causato da una fuga di gas ha scagliato per decine di metri intorno schegge di vetro, detriti, pezzi di cemento, ha colpito le case e rotto le finestre vicine, ha completamente ostruito con le macerie l’unico vicoletto – qui si chiamano caruggi – di accesso ad altre case. E causato cinque morti.
Alle quattro di mattina è arrivato il sindaco Alfredino Gallizia: «In tempo – dice – per vedere estrarre dalle macerie una persona che si lamentava: è viva, ho pensato, forse c’è speranza». Ma dopo la donna sudamericana, ora ricoverata in gravissime condizioni con ustioni sull’80 per cento del corpo, i soccorritori hanno trovato solo corpi senza vita. Le vittime dell’esplosione sono il torinese Edoardo Niemen (71 anni) e l’amico che stava ospitando Giovanni Ciliberti (55 anni) di Novi Ligure, Dino Andrei (76 anni) di Prato con la sua compagna Aicha Bellamoudden (56 anni) e Marco Vegezzi, 49 anni, impiegato presso l’ospedale di Albenga. La compagna di quest’ultimo è al momento l’unica superstite.
Mentre nella chiesa dei Santi Cosmo e Damiano i volontari preparavano le brandine, allineate davanti all’altare, e un centro di primo soccorso le campane di Arnasco hanno suonato a martello: il paese non aveva mai assistito a una simile tragedia.
Gli abitanti della palazzina non erano persone molto conosciute in paese, alcuni si erano trasferiti da poco in questo piccolo borgo separato dalla costa da una decina di chilometri di tornanti, ma lo choc nella comunità è grande. Difficile al momento ricostruire esattamente cosa è successo: due delle vittime sono state trovate in pigiama, altre due erano vestite e indossavano pesanti giacconi, per questo si ipotizza che siano rientrate a casa e accendendo la luce in un ambiente saturo di gas abbiano provocato l’esplosione. Ma è solo un’ipotesi.
Vicino alla palazzina si trovava un serbatoio di combustibile, cosa abbia provocato la fuga di gas è oggetto di indagine dei carabinieri di Alassio. I vigili del fuoco hanno scavato per tutto il giorno, utilizzando anche i cani da soccorso Camilla e Canada, poiché non c’era certezza sul numero di persone in casa al momento dello scoppio. Le operazioni si sono fermate solo con il buio.